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Credere è non rinunciare a usare la testa in un mondo che vuole condizionarci con facili giudizi!

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 28/01/19

Solo così si smaschera il male che ha una sua logica perversa per ottenere un risultato. È quasi l’invito esplicito di Gesù a non essere creduloni ma credenti.

In quel tempo, gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebul e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni”.
Ma egli, chiamatili, diceva loro in parabole: “Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato quell’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa. In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito immondo”. (Mc 3,22-30)

“Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l’aiuto del principe dei demòni»”. La tecnica usata dagli scribi è antica come il mondo. Quando non si hanno argomenti validi l’unica cosa che si può fare è screditare l’interlocutore. È questo quello che tentano di fare con Cristo, e basta vedere la storia per accorgersi che costantemente questo è quello che hanno patito in tanti. Gesù non è spaventato da questa macchina del fango, ma invita i suoi discepoli a riflettere, ad avere senso critico, a non farsi abbindolare facilmente: “Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire. D’altronde nessuno può entrare nella casa dell’uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l’uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa”. Il discorso di Gesù non fa una piega, ma raramente ci troviamo davanti a persone che vogliono fare la fatica di usare la testa. Sembra quasi che il vangelo di oggi ci inviti a questa fatica. Credere è non rinunciare mai a usare la testa in un mondo che vuole condizionarti con facili giudizi e campagne di fango. Solo così si smaschera il male che ha una sua logica perversa per ottenere un risultato. È quasi l’invito esplicito di Gesù a non essere creduloni ma credenti. A saper capire che c’è una differenza sostanziale tra una cosa vera e una cosa verosimile. Che ogni fake news è sempre plausibile finché non si va alla radice. Che la prima forma di esorcismo è il buonsenso. Ma c’è qualcosa di pericoloso che non bisogna dimenticare: “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno, ma è reo di un peccato eterno”. (Mc 3,22-30)

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