I ragazzi oggi sono in una situazione senza via d'uscita, ma c'è un modo per risolverla
Ieri sera, dopo cena, ho fatto la lotta con i miei due figli maschi per un’oretta. Anche se all’inizio prevalevo perché sono più grande e ho più forza, alla fine mi hanno messo ko tra risatine e grida barbariche.
A volte insieme sono più aggressivi di un branco di lupi, e li sorprendo spesso a sbattere tra loro cose di ogni tipo, ad arrampicarsi, dare pugni e rotolarsi nel fango. Di recente il nostro figlio maggiore ha abbracciato sua madre mentre stavamo parlando del perché baciamo i membri della famiglia e di quanto gli piaccia.
Sono due versioni dello stesso ragazzo. Sono entrambe espressioni della sua mascolinità – il comportamento turbolento e la sensibilità emotiva. Sono tutti e due aspetti sani che incoraggio. Un ragazzo non dovrebbe essere costretto a scegliere uno o l’altro, e nessuno dei due dovrebbe essere considerato un difetto nella sua mascolinità.

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Di recente Benjamin Sledge ha scritto un articolo intitolato Today’s problem with masculinity isn’t what you think (Il problema attuale relativo alla mascolinità non è quello che pensate). Dopo aver sottolineato come i ragazzi sembrino avere al giorno d’oggi molti problemi nel diventare uomini scrive:
“Attualmente i ragazzi sono il bersaglio di un duplice attacco.
- Consideriamo l’essere chiassosi, il fatto di giocare con le spade e di fare finte guerre/battaglie un segno del fatto che i nostri ragazzi diventeranno psicopatici per via degli eventi recenti
- Gli uomini credono erroneamente che la sensibilità o le emozioni siano un segno di debolezza”.
Per come la vedo io, il problema oggi è il fatto che l’essere chiassosi e le attività tradizionalmente “maschili” come giocare ai soldatini e fingere di essere eroi mitici sono considerate troppo aggressive e violente. Da un lato i ragazzi che si ritrovano ad esplorare l’area fisica, piena di testosterone, della loro psiche sono sospettati di essere maschi alfa in formazione e vengono rapidamente criticati, dall’altro quelli che mostrano segni di emozione, attitudine artistica, tenerezza o altri cosiddetti “tratti femminili” vedono messe in discussione la loro mascolinità e magari anche la loro sessualità. E allora cosa dovrebbe essere un uomo? Quali opzioni ci sono? I ragazzi non hanno via d’uscita.
