Papa Francesco ama citare positivamente la Madonna dei Mandarini, protettrice di briganti e malfattori. Un paradosso?
Padre Awi Mello in “È mia madre – Incontri con Maria” (edizioni Città Nuove), libro-intervista con il Papa, spiega perchè Francesco racconta come buon esempio questa leggendaria devozione alla Madonna. Tranquilli! Nessun apprezzamento per i delinquenti. La devozione del Papa ha radici ben più profonde.

Secondo il giornale Il Tirreno, Francesco avrebbe raccontato durante una visita ai detenuti del carcere “Don Bosco” di Pisa che, in Calabria, esiste una devozione alla «Madonna dei Mandarini, conosciuta come la Madonna dei briganti perché apre le porte del Paradiso a queste persone».
La poesia e la leggenda
Il titolo di Madonna dei Mandarini è assai particolare, e la leggenda ad essa collegata è ancora più sorprendente. Non si sa se venne prima la leggenda o una poesia ad essa dedicata, scritta dal napoletano Ferdinando Russo (1866-1926) agli inizi del XX secolo, che racconta la storia conosciuta così bene dal Papa.
«Qui in Italia, nel sud, in Calabria, c’è una Madonna, il cui titolo ora non ricordo – dice Francesco – e che colloquialmente viene chiamata la “Madonna dei Mandarini”, perché il santuario si trova sulla cima di un colle ricco di agrumeti e la leggenda dice che è la Madonna dei ladri, dei briganti, di quelli della mala vita».

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San Pietro
Ovviamente, Francesco sa che è solo una leggenda e che la volontà della Vergine Maria coincide sempre con quella di Dio. È stata proprio lei, infatti, ad affermare: «Avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1, 38). Secondo la leggenda, san Pietro forse è più rigoroso rispetto a Maria nel giudicare i malviventi. Il giudizio di Dio, però, è giusto e, allo stesso tempo, misericordioso. Così giusto e misericordioso come quello della Madonna, in quanto Lei non vorrà mai niente di diverso dal desiderio di suo Figlio Gesù.
Nessuna contrapposizione
Il papa, sicuramente, non voleva contrapporre qui l’atteggiamento benevolo e misericordioso della Madre con il giudizio severo e rigoroso del Padre, come se questi comportamenti potessero portare a risultati diversi. Il papa sa che non è così.
Sa, inoltre, che Maria non accetta il crimine, il male, il furto e che volerle bene ed esserne devoti non esime dall’obbligo di fare il bene, amare il prossimo ed essere giusti.

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La “distinzione” di Maria
Perché, allora, Francesco ha raccontato quella leggenda della Madonna dei Mandarini? «È una leggenda molto conosciuta – risponde a Mello – proprio elementare, ma vi è un qualcosa dell’intercessione mariana, cioè “non toccare mio figlio”. Anche questo figlio è mio». Maria sa distinguere con sicurezza il peccato dal peccatore, sa respingere il primo e amare incondizionatamente il secondo. Quante madri di detenuti potrebbero testimoniarlo!
Si ricorre a Lei con amore, e perfino con la “sfacciataggine” dei figli che sanno di essere amati incondizionatamente. Il senso della fede dei fedeli cristiani indica loro, per una specie di “istinto cattolico”, che «Ella appartiene ad essi, ed essi la sentono Madre e sorella» (DA, 269).

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