Beata María Romero Menses e santa Rosa da Lima sono tra gli otto testimoni di speranza scelti per la Giornata Mondiale della Gioventù. Scopriamo insieme la vita e il carisma di queste due sante!
Sulla pagina facebook della Giornata Mondiale della Gioventù che si sta svolgendo a Panama vengono pubblicate immagini splendide di questo evento unico – nato trentacinque anni fa da una grande intuizione di papa Wojtyla – che coinvolge ragazzi e ragazze di tutto il mondo e che, con la grazia di Dio, porterà tantissimi frutti.

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Tra gli otto santi patroni di quest’anno ci sono due donne: la beata María Romero Menses e santa Rosa da Lima. Ecco un assaggio della vita di queste religiose e del loro speciale carisma.
Beata María Romero Menses sulle orme di don Bosco

María nasce a Granada di Nicaragua il 13 gennaio del 1902 in una famiglia molto benestante ma attenta ai bisogni dei più poveri, da papà Félix Romero Arana – ministro nel governo repubblicano – e da mamma Ana Meneses Blandón.
Studia le discipline artistiche e mostra un grande talento per la musica e la pittura. A dodici anni conosce la figura don Bosco attraverso il collegio delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e ne rimane folgorata. Il carisma di don Bosco incarna perfettamente il suo sentire più profondo e infatti nel 1923 diventa una Figlia di Maria Ausiliatrice e comincia a svolgere un’instancabile attività apostolica dando vita a grandiose opere sociali, specialmente in Costa Rica dove è inviata nel 1931 dopo aver pronunciato i voti perpetui.
I suoi tratti distintivi sono la devozione mariana e l’amore per i poveri ed è così che conquista le sue giovani allieve che con la sua formazione diventano missionarie, “las misioneritas”. Andavano nelle capanne dei poveri, aiutavano a pulire, portavano viveri e vestiti radunati da suor Maria e facevano catechesi. Tutti sono conquistati dalla sua fede incrollabile nella Provvidenza e tantissime persone facoltose e benestanti collaborano ai suoi progetti per aiutare i più deboli. Così, grazie alle donazioni che “la sua Regina”, Maria Ausiliatrice, le fa arrivare, e all’opera volontaria di medici specialisti, riesce a dare vita ad un poliambulatorio per assicurare assistenza medico-farmaceutica ai più poveri; con una cappella per pregare e delle sale per la catechesi e l’alfabetizzazione.

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Per le famiglie senza tetto fa costruire, sempre grazie all’aiuto della Provvidenza, delle piccole case e così nascono così le ciudadelas de María Auxiliadora: un’opera che continua ancora oggi attraverso l’Associazione laica di Asayne (Asociación Ayuda a los Necesitados).
Suor Maria è una instancabile madrespirituale pronta in ogni occasione a sostenere, incoraggiare, indirizzare chi le si accosta. Il suo apostolato trae forza dall’amore grande per Gesù, “suo RE” e la sua gioia più grande è quella di portare l’amore di Cristo ai dimenticati, agli ultimi, ai sofferenti per vedere rifiorire le vite appassite.
Muore d’infarto il 7 Luglio 1977 a Las Peñitas. Il Governo di Costa Rica la dichiarò cittadina onoraria della nazione. La sua salma è a San José de Costa Rica, presso la grande opera da lei fondata come “Casa de la Virgen” e “Obra social”.
Papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata beata il 14 aprile 2002, III Domenica di Pasqua.
Fonti:Santi e beati.
8 pensieri della beata María Romero Menses
Ecco alcuni suoi pensieri tratti dalla pagina Preghiere per la famiglia:
– Il modo migliore per servire il Creatore è fare del bene ai fratelli. – «Date a chi chiede». E io che cosa posso dare? Devo dare me stessa, devo dare la mia intelligenza per insegnare a chi non sa e correggere chi sta nell’errore. Devo dare la mia vita. Devo dare il mio tempo perché bevano tutti gli assetati… – Quello che abbiamo dobbiamo sentire il bisogno di darlo. – Le persone che trascorrono la vita più felice sono quelle che non pensano innanzitutto a se stesse, ma si preoccupano di coloro che le circondano, e fanno il proprio dovere fidandosi di Dio per tutto il resto. – Tutte le volte che ci sentiamo insoddisfatti è perché abbiamo posto un limite alla nostra generosità. – Ti saluto, Maria, dolcissima Madre mia! Saluta tu Gesù da parte mia. – Chi vuole amare Dio deve dimenticarsi di sé e darsi a lui senza alcun calcolo. Deve immergersi in Dio come la pietra gettata nell’abisso. – Cercherò di assomigliare a un raggio di luce che diffonde allegria intorno a sé, anzi:un sorriso della bontà di Dio.

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