Marito e moglie, poi padre e madre: non siamo padroni dell'amore, lo abbiamo ricevuto come atto gratuito di Dio che ci ha chiamati alla vita. E allora lo doniamo.
di Maria Marzolla
Io e te siamo noi, marito e moglie. Io e te siamo più di noi, siamo l’amore che riceviamo e doniamo. Io e te siamo amanti e non solo amati. Participi presenti che vivono l’oggi nella dimensione dell’eternità. Io e te siamo mamma e papà, generatori di vita.
Detto così sembra un teorema o, nella peggiore delle ipotesi, un vero e proprio assioma indimostrabile. Qualcuno potrà obiettare che la materia in oggetto parla di un ideale ma non della realtà. Che questo è l’amore delle favole, la vita sull’isola che non c’è. Che, in fondo, sono parole da libro o da articolo di blog, che durano una giornata, si leggono in pochi secondi e così velocemente vanno via per lasciar spazio ai minuti che stiamo vivendo.