Il 31 maggio 2018, monsignor Hoser è stato designato visitatore apostolico presso il santuario mariano, con una nomina con particolarità canoniche che fanno capire le accortezze della Santa Sede nella gestione di questo caso delicato (cfr. Aleteia, 31 maggio 2018).
Nel Diritto Canonico, infatti, il visitatore apostolico è una sorta di ambasciatore, con oneri e onori quasi totalmente ricalcati su quelli degli ambasciatori secolari. Monsignor Hoser ha invece “un incarico esclusivamente pastorale”, come ha precisato la Santa Sede, escludendo quindi ogni coinvolgimento diplomatico o autorevolezza dottrinale. Se l’incarico di un visitatore apostolico cessa subito dopo che questi ha consegnato la sua relazione al Santo Padre (o agli organi di Curia Romana competenti per la materia della propria missione), però, Hoser è un visitatore apostolico “a tempo indeterminato”, con similitudini con l’amministratore apostolico. La Santa Sede ha tuttavia chiarito che la sua missione ha solo la finalità di “assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione”.
Nella Messa di insediamento come visitatore apostolico, il 22 luglio scorso, il presule ha affermato che il culto che si svolge a Medjugorie è “cristocentrico, perché – come diceva Paolo VI – da Cristo trae origine ed efficacia, in Cristo trova compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito, conduce al Padre”, e che la devozione mariana di Medjugorie è totalmente inserita nelle disposizioni del Concilio Vaticano II (cfr. Aleteia, 23 luglio 2018).
Nel progetto di espansione e riorganizzazione di Medjugorie delineato da monsignor Hoser all’agenzia cattolica polacca KAI figurano anche più Messe al giorno in diverse lingue e strutture per alloggiare i pellegrini (cfr. Aleteia, 24 settembre 2018).
“Medjugorje rappresenta i polmoni spirituali dell’Europa, un luogo in cui milioni di persone scoprono Dio e le bellezze della Chiesa”, ha dichiarato. “Ora dobbiamo far crescere le infrastrutture”.