I tesori sono nati nel Medio Evo insieme con le cattedrali. In origine, la parola “tesoro” designava le camere-forziere situate nei pressi del santuario. Racchiudono oggetti preziosi, spesso offerti dai grandi del reame, dai pellegrini ma soprattutto dai vescovi1. Questi splendori di oreficeria, di smalti, di ricamo, erano utilizzati per le grandi feste liturgiche o patronali. Gli stupefatti pellegrini potevano allora ammirarli. Nel XIX secolo molti tesori furono esposti in modalità permanente. Oggi alcune cattedrali, per esempio quella di Angoulême, hanno allestito magnifiche sale che valorizzano i loro gioielli. Una cosa invitante per quanti passassero in zona: sono oggetti che magnificano la grandezza e lo splendore di Dio.
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Che cosa si trova in un tesoro di cattedrale? Paramenti sacri, candelabri, vasi sacri, croci, turiboli, ostensori, manoscritti, ornamenti liturgici, sudari eccetera. I canonici non esitavano ad attingervi per finanziare nuovi oggetti, ornamenti o ancora lavori necessari al santuario. I reliquiari nei quali le reliquie dei santi sono conservati appartenevano anch’essi ai tesori. Fra questi oggetti sono scivolate alcune curiosità.
Inventariare il tesoro
Bistrattati durante le guerre di religione e la Rivoluzione, i tesori delle cattedrali esistono tuttora. Per la maggior parte, sono esposti e possono essere ammirati. Alcuni articoli sono tuttora utilizzati in occasione di alcune feste liturgiche o di grandi occasioni. Il libro Trésor des cathédrales, di Judith Kagan e Marie-Anne Sire, racconta la loro storia movimentata e presenta i pezzi più emblematici di trenta tesori aperti al pubblico o che a breve lo saranno.