Guardate attentamente il vostro portamonete, magari c’è nascosto un simbolo cristiano!
Ecco che sono vent’anni da quando l’Euro è diventato la moneta ufficiale di tutti i Paesi dell’eurozona. Ma avete notato quante monete fanno riferimento a simboli cristiani?
Scopritelo cliccando sulla galleria:
L’euro ha corso in Slovacchia a partire dal 2009, e il piccolo Paese dell’Europa centrale non ha mancato di rendere omaggio ai tre grandi santi che da secoli onora: Benedetto, Cirillo e Metodio. Il trio è simboleggiato da una croce a doppio stipite posta sulle tre cime più alte del Paese, i monti Tatras, Fatras e Mátra. Questa croce, che si ritrova anche sulla bandiera nazionale, sarebbe di origine bizantina.
Nel 2013, i volti dei santi patroni d’Europa sono stati battuti dalla Slovacchia su un milione di monete da 2 euro. In effetti, i santi Cirillo e Metodio sono non soltanto i santi patroni d’Europa, ma anche i due santi più importanti della Slovacchia. Cirillo e Metodio sono stati inviati in Europa centrale per evangelizzare i popoli slavi. Queste monete sono state oggetto di una polemica: la commissione europea aveva chiesto di ritirare le aureole, «suscettibili di generare reazioni sfavorevoli», ma alla fine la banca centrale slovacca ha deciso di ripristinarle.
La moneta maltese da 2 euro è battuta con una croce a otto punte. È comunemente chiamata “Croce di Malta” o “Croce di san Giovanni”. È un’eredità degli ospedalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Le otto punte simbolizzano le otto beatitudini che dobbiamo sempre avere in noi.
“Dieus sveti Latviju”: «Dio benedica la Lettonia, la nostra amata patria…» Sono le prime parole dell’inno nazionale lettone, che il piccolo Stato ha deciso di incidere sul taglio di tutte le monete da 2 euro.
“God Zit Met Ons”: «Dio è con noi». No, non è il motto nazionale dei Paesi Bassi ma un riferimento alla loro vecchia moneta, il fiorino. Creato in Italia, il fiorino ha rapidamente conquistato l’Europa, specialmente i Paesi Bassi, che l’adottarono come unità monetaria nel 1816. Tra il 1876 e il 1889 quasi 4 milioni di fiorini furono battuti col profilo di re Guglielmo II circondato da questa frase: «God Zit Met Ons». Dio è con noi.
La cattedrale di Santo Stefano di Vienna è stata incisa su un miliardo di monete da 10 centesimi. Di stile gotico, l’edificio si caratterizza per il suo tetto di tegole smaltate, disposte in motivi geometrici diagonali. Sul tetto, dalla parte orientale, si può vedere una gigantesca aquila bicefala, emblema dell’Impero austro-ungarico.
È lì che sta il più antico pellegrinaggio europeo, la via millenaria dell’Europa. La chiesa di Santiago de Compostela è stata battuta su non meno di quattro miliardi di monete da 5 centesimi. È dedicata all’apostolo Giacomo figlio di Zebedeo, santo patrono di Spagna. La leggenda racconta che dopo la sua decapitazione i suoi discepoli presero il corpo, lo imbarcarono e lo fecero giungere in Galizia, in prossimità del sito su cui fu costruita la basilica.
Il Portogallo ha deciso di incidere il sigillo di re Alfonso I sulle sue monete. Sulla moneta da 5 centesimi, esso si compone di una croce e della parola “Portugal”. È circondato da sette castelli in alto e da cinque scudi in basso, in ciascuno dei quali campeggiano cinque punti.
Nel 2008 la chiesa di San Michele di Amburgo fu battuta su 30 milioni di monete da due euro. È una delle chiese più note della città. Fu costruita in gloria dell’arcangelo san Michele, rappresentato sulla porta dell’edificio mentre soverchia il diavolo.
Nel 2012 una delle più belle cattedrali di Spagna è stata incisa su 8 milioni di monete da 2 euro. La cattedrale è iscritta al patrimonio mondiale dell’umanità dal 1984 ed è considerata come una delle più belle opere di arte gotica.
Nel 2013 il monastero è stato inciso su 30 milioni di monete da due euro. Situato nel Baden Württemberg, il monastero di Maulbronn è l’insieme monastico più completo e meglio preservato a nord delle Alpi. È iscritto al patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1993.
Nel 2012, in occasione del centenario della nascita dell’abbé Pierre, la Francia ha battuto un milione di monete da 2 euro con l’effigie del fondatore della Comunità Emmaus.
Il principato ha inciso il proprio blasone sulle monete da 5 centesimi. Il blasone è tenuto da due frati minori con barba e capelli lunghi, dei quali ciascuno brandisce in alto una spada. Il blasone simboleggia la conquista di Monaco nel 1297 da Francesco Grimaldi e compagni, travestiti da monaci. Il motto di Monaco è quello dei Grimaldi: «Deo Juvante», ossia “Con l’aiuto di Dio”.
La moneta mostra un ritratto di san Marino a partire da un dipinto di Guercino (XVII secolo). Al momento delle persecuzioni ordinate dall’imperatore Diocleziano, Marino – attratto dal Monte Titano che da Rimini vedeva – va a rifugiarsi sulla sua vetta per diventare eremita. La montagna gli fu offerta da una principessa di cui aveva guarito i figli. È considerato il fondatore del piccolo stato di San Marino.
[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]