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Cosa cucini per il cenone della Vigilia? e con quale spirito?

COOKING CHRISTMAS

Evgeny Atamanenko I Shutterstock

MIENMIUAIF - MIA MOGLIE ED IO - pubblicato il 24/12/18

Oggi è la Vigilia di Natale! Brrr! A noi donne in particolare vengono i brividi per l’emozione e per le tante cose da fare, soprattutto quando c’è da preparare una super cena coi fiocchi!

“Casalinga Dreamin’” di Romana Cordova

Oggi è la Vigilia di Natale! Brrr! Sì, a una donna in particolare vengono i brividi per l’emozione e per le tante cose da fare, soprattutto quando c’è da preparare una super cena coi fiocchi per un congruo numero di persone, come succede a molti. Già, la cena, detta anche cenone perché deve essere ricca e festosa, ma al tempo stesso più sobria rispetto al pranzo del giorno dopo. Ovviamente chi di voi ha il compito di cucinare ha già tutto pronto, menù dettagliatamente ponderato e strutturato, spesa già fatta, anche se la corsa al supermercato magari al limite dell’orario di chiusura per l’ingrediente mancante è un’ulteriore emozione da non farsi mancare, e non serve impegno, càpita quasi sempre. E contribuisce a quell’atmosfera frizzante che rende tutto più allegro. A me mette allegria.




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Pixabay

Gli ultimi giorni prima delle feste sono i più belli. Sarà che pregustare la festa è più affascinante che viverla, sarà che occuparsi di predisporre, allestire, preparare è per molti, tra cui me, l’aspetto più gratificante. E tuffandoci nella frenesia di questi momenti parliamo un po’ di cibo. C’è un piatto che considero un must della Vigilia di Natale (come tradizione in molte regioni d’Italia, dev’essere a base di pesce), un contorno stuzzicante: le cozze gratinate al forno. Mi veniva in mente una cosa un po’ fantasiosa, che può far sorridere o farmi considerare quantomeno un po’ strampalata, non è tra le più belle analogie, ma pensavo che come la cozza sta attaccata allo scoglio, così dovremmo essere noi con Gesù, con Dio che si fa bambino. Attaccarci a Lui come una cozza, stare appiccicati perché senza di Lui non possiamo vivere. Che il nostro desiderio più grande sia quello di stare col nostro Signore, di non staccarci da Lui. Questo è l’augurio che faccio a me e a ognuno che leggerà questo post.


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La ricetta, semplicissima, è questa:

Ingredienti:

1 kg di cozze

3 spicchi d’aglio

3 cucchiai di prezzemolo

80 gr. di pangrattato raffermo

50 gr di parmigiano grattugiato

Mezzo bicchiere di vino bianco

Pepe nero q.b.

Olio evo

Per prima cosa bisogna pulire le cozze. È il procedimento che richiede più tempo e pazienza. Dopo averle lavate sotto l’acqua fredda bisogna eliminare il filamento interno di ogni singola cozza, chiamato bisso, con un coltellino. Dopo questa operazione si mettono le cozze in un tegame ampio, insieme con uno spicchio di aglio, un po’ del prezzemolo, il vino e, a fuoco vivace, si aspetta che le cozze si aprano. Quando le cozze saranno tutte aperte si devono scolare filtrando il liquido di cottura con un colino. A parte si prepara il composto di pangrattato, gli altri spicchi d’aglio tritati, il parmigiano, il restante prezzemolo, l’olio e il pepe nero e vi si aggiunge il liquido di cottura per amalgamare il tutto e renderlo compatto, ma né troppo molle né troppo duro. Poi, si stacca da ogni cozza il guscio dove non c’è la cozza e sopra quello con la cozza si mette il composto. Dopo aver messo le cozze in teglia su carta da forno basta irrorare con un filo d’olio e infornare a 200° per 15 min.

Fanno anche un profumo… Buon Natale!

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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