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5 tradizioni natalizie medievali che probabilmente non conoscete

CHRISTMAS CAROLERS

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Stephen Beale - pubblicato il 23/12/18

Nel Medioevo i cantori erano visti come pesti turbolente...

Le celebrazioni natalizie che conosciamo – l’albero, lo scambio di doni, il presepe – non sono sempre state la norma. I cristiani del Medioevo avevano tutta una serie di modi per celebrare queste feste, alcuni dei quali ci risultano piuttosto strani oggi. Ecco alcune tradizioni natalizie medievali di cui potreste non aver sentito parlare.

Giorno di Adamo ed Eva
La Vigilia di Natale era conosciuta con quest’altro nome, tracciando un contrasto tra Adamo ed Eva dell’Antico Testamento e i nuovi Adamo ed Eva, Cristo e Maria. Il giorno festivo era commemorato con rappresentazioni e alberi del Paradiso decorati con mele e cialde che simboleggiavano l’Eucaristia.

Cantori fastidiosi
Cantare canti natalizi è una delle tradizioni più amate per il Natale di oggi, ma nel Medioevo i cantori venivano considerati fastidiosi. La pratica attuale di cantare canti natalizi di porta in porta risale apparentemente al divieto medievale per loro di partecipare alle Messe di Natale, presumibilmente perché disturbavano la liturgia, secondo un sito

Vescovi bambini
Uno dei costumi più strani era sicuramente l’elezione del “vescovo bambino” in un coro il 6 dicembre, festa di San Nicola. Ecco una descrizione dell’elezione a Rouen, in Francia:

“Ai Vespri (probabilmente il 5 dicembre), i bambini si recavano in processione dalla sagrestia all’altare dei Santi Innocenti, e poi il vescovo bambino dava la benedizione. Il giorno dopo il bacolo veniva scambiato durante il Magnificat. Il vero vescovo si allontanava mentre si cantava ‘Deposuit potentes‘, mentre il bambino prendeva il suo posto durante l”Exaltavit humiles‘”.

Secondo lo storico britannico Ronald Hutton, la diffusa pratica si radicava nell’importanza dei bambini per il Regno di Dio nell’insegnamento di Gesù. Il vescovo bambino serviva nel suo ruolo (simbolico) fino alla festa dei Santi Innocenti il 28 dicembre.

I troll d’Islanda
Se la maggior parte di noi associa al Natale un Babbo Natale simile a un nonno, i bambini islandesi crescono temendo 13 troll, noti come Yule Lad, che visitano le loro case dal 23 dicembre al 6 gennaio. I bambini lasciano le scarpe fuori per i troll. Chi si è comportato bene riceve dei doni, chi si è comportato male patate.

Mimi
È la pratica di indossare maschere e far visita ai vicini. I mimi, secondo un sito storico, facevano varie cose, come “cantare, danzare o organizzare una rappresentazione con una trama sciocca”.

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