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I 5 libri più belli della settimana scelti per le donne

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Paola Belletti - pubblicato il 21/12/18

I ragazzi del ’99, di un secolo e di un millennio diverso da quelli che sono andati a morire al fronte nella inutile strage del  primo conflitto mondiale, sono i maggiorenni che hanno diritto di spendere 500 euro in cultura entro il cenone di S. Silvestro di quest’anno.

Quelli di allora, era la classe 1899, si sono guadagnati medaglie, encomi, titolazione di vie e piazze, anche di un viadotto. Nella battaglia di Vittorio Veneto, seguita alla disfatta di Caporetto, sono stati decisivi: con l’ardor (mi allineo allo stile celebrativo di allora) della loro giovine età, unito all’esperienza dei veterani hanno davvero mantenuto le linee e ricacciato il nemico oltre il Piave.

E i nostri di ragazzi? Non escono anche loro da una specie di guerra mondiale? Non è retorica, sono i sopravvissuti alla denatalità che si stende sull’Europa come una nuova glaciazione insieme alla desertificazione dell’aborto di massae alla forse più imponente emergenza educativa registrata fino ad ora. In queste tundre ghiacciate sono nati e vivono; e si addentrano come possono nella realtà. Che è pur sempre bella anche se pare bombardata da decenni di disillusione, ideali fiacchi e nichilismo.

Ho dato uno sguardo anche io alla classifica degli acquisti fatti con i voucher della 18App stilata da Amazon, la piattaforma di e-commerce più usata, eccoli:

1) L’interpretazione dei sogni. Ediz. integrale – Sigmund Freud
2) Origin – Dan Brown
3) 1984 – George Orwell
4) La coscienza di Zeno. Ediz. integrale – Italo Svevo
5) L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita – Alessandro D’Avenia
6) Il fu Mattia Pascal. Ediz. integrale – Luigi Pirandello
7) Dragon Ball Super: 3 – (Manga di) Akira Toriyama
8) Ossessioni, fobie e paranoia. Ediz. integrale – Sigmund Freud
9) Quando tutto inizia – Fabio Volo
10) Ogni storia è una storia d’amore – Alessandro D’Avenia

Prevalgono i classici, italiani e stranieri; interessante la posizione più alta del podio: all’uomo interessa in modo irresistibile conoscersi, decifrarsi perché resta per sé stesso il mistero più entusiasmante che ci sia. E poi la dimensione dei sogni come luogo di frontiera da dove, se non più o non tanto il soprannaturale, ma almeno l’inconscio ci manda messaggi ci ricorda che davvero l’uomo continua ad eccedere l’uomo stesso. Se posso permettermi, ragazzi, ci sono chiavi di accesso al mistero umano molto più aggiornate del caro, vecchio (e fissato con la pulsione sessuale) Freud.

Di nuovo Freud all’ottava posizione: generazioni di ansiosi precedute da generazioni di depressi? La statistica sanitaria suggerisce che effettivamente abbiamo un problema di salute mentale generalizzato.




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Ma c’è anche Alessandro D’Avenia! Uno degli autori più amati e letti e da anni ormai; un adulto che sta ad altezza occhi (e cuore) coi ragazzi che incontra dai libri e dal vivo; li guarda e li invita a guardare ancora più in alto.

(Fabio Volo, ho pensato, magari serve come regalo di Natale…)

Va bene, basta così. Veniamo alla nostra di classifica, la penultima del 2018. Cinque titoli, cinque incontri.

Vivere è imparare. Prendiamoci l’imprinting con l’etologo pi famoso e filosofico del mondo. La tragedia degli abusi sessuali: una giovane donna che è stata vittima ma non è rimasta vittima tende le mani, la sua e quella di Gesù Cristo, alle altre vittime. Venite, vi tiriamo su. La guarigione è possibile, esiste un cammino, esiste una Guida c’è la Chiesa che non è solo quella offesa dagli abusi del clero stesso.


DAWN EDEN

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E come spesso capita nelle nostre proposte non manca la riflessione sul valore del corpo e della relazione amorosa uomo- donna. Non c’è niente, a ben vedere, di così mistico come la carne. Un romanzo che si inoltra nel fascino mai esausto della civiltà etrusca e infine la voce chiara e calda di Anselm Grun ci guida nel viaggio più esotico possibile: dall’io al tu. E si spalancano mondi infiniti.

Ah, per tornare al bonus cultura, sapete che nella categoria musicale di Amazon vince Sfera Ebbasta? Ma i ragazzi lo imparano da sé che Sfera non basta, come ha scritto proprio D’Avenia pochi giorni fa. Noi ricordiamoglielo.

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