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“Mi raccomando, fai il bravo e sii prudente!”

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Mogli e mamme per vocazione - pubblicato il 18/12/18

Lo ripetiamo sempre ai nostri figli e loro sbuffano, ma anche Dio nella Bibbia ci educa con parole simili e tanta pazienza.

Quante volte faccio questa raccomandazione ai miei figli:

“Stai attento! Sii prudente, tieni gli occhi aperti!”

… e la risposta unanime è sempre un sì strascicato che ti fa sentire tutta la pesantezza delle tue parole.

Eppure la facciamo ancora, nonostante le reazioni. La facciamo perché è bene farla, anche se stanca chi la ascolta, ma ne indica un affetto, un abbraccio, un’attenzione.

Rileggiamo queste parole alla luce della Bibbia e lo facciamo meditando il Libro dei Proverbi (cap. 2, cap. 3, 1 – 26).




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Benissimo, corriamo quindi a prendere la nostra Bibbia e prepariamoci per questo cambiamento!

Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, se appunto invocherai l’intelligenza e rivolgerai la tua voce alla prudenza, se la ricercherai come l’argento e per averla scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la conoscenza di Dio, perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca escono scienza e prudenza. 

Pr 2, 1-6

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Per tre volte, in soli sei versetti, compare la parola PRUDENZA! Una prudenza che viene indicata come qualcosa a cui “inclinare il cuore, rivolgere la voce”, ma che a sua volta “esce dalla bocca di Dio”.

Ancora

La riflessione ti custodirà, e la prudenza veglierà su di te, per salvarti dalla via del male, dall’uomo che parla di propositi perversi, da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre, che godono nel fare il male e gioiscono dei loro propositi perversi, […]

Pr 2, 11 – 14

Ci viene qui indicato perché essere prudenti: la perversione è in agguato, nelle parole, nelle scelte, nelle azioni.


FRANCESCO BATALONI

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Come acquisire allora questa sapienza?

Ce lo indica il capitolo 3

Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti, perché lunghi giorni e anni di vita e tanta pace ti apporteranno.

Bontà e fedeltà non ti abbandonino: légale attorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. 

Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza; riconoscilo in tutti i tuoi passi ed egli appianerà i tuoi sentieri.

Non crederti saggio ai tuoi occhi, temi il Signore e sta’ lontano dal male: sarà tutta salute per il tuo corpo e refrigerio per le tue ossa.

Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; i tuoi granari si riempiranno oltre misura e i tuoi tini traboccheranno di mosto.

Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore e non avere a noia la sua correzione, perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.

Pr 3, 1 – 12

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Troppo bello questo stralcio per non riportarlo tutto. Troppo bello questo “Figlio mio” che dimostra la cura nei nostri confronti! Non fidarti di te e della tua intelligenza, abbandonati a Lui e i tuoi granai si riempiranno oltre misura! Meraviglioso!




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Ultimo passaggio, la prudenza nelle relazioni sociali. Già, c’è indicato anche questo… e molto concretamente!

Non negare un bene a chi ne ha diritto, se hai la possibilità di farlo.

Non dire al tuo prossimo: “Va’, ripassa, te lo darò domani”, se tu possiedi ciò che ti chiede. 

Non tramare il male contro il tuo prossimo, mentre egli dimora fiducioso presso di te.

Non litigare senza nessun motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male.

Non invidiare l’uomo violento e non irritarti per tutti i suoi successi

Pr 3, 27 – 31

E’ giunto quindi il momento di provare a cambiare!

Due i passaggi:

• inclinare il cuore alla prudenza dopo aver ascoltato la saggezza: prima di parlare, con nostro marito, con i figli, con il collega che ci ferisce, chiudiamo la bocca, gridiamo un “Veni Sancte Spiritus” o un “Non nobis Domine!” e lasciamo che sia la saggezza a dettarci le parole!

• Onora il Signore con i tuoi averi e non negare un bene a chi ne ha diritto: vi propongo un gesto molto concreto, da applicare anche più volte nella settimana! Prepara una cena succulenta/un dolce/… per tuo marito e i tuoi figli: ne hanno diritto e ne hai la possibilità per farlo. Ma preparane in abbondanza e donalo anche a un vicino di casa. Riconoscerai il tuo prossimo, in casa e fuori casa, ti priverai di qualcosa e troverai il tuo granaio ricolmo! Condividi il dono o la ricchezza ricevuta usando l’hashtag #proverbimem.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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