Per trovare risposte alle diverse sfide della quotidianità, niente è come lasciarsi guidare dalla grande sapienza di san Giovanni Paolo IILa sapienza di Giovanni Paolo II va oltre il tempo. Rischiara il nostro quotidiano e si estende a numerosi argomenti contemporanei che il Papa polacco non ha mai eluso per tutto il corso del suo pontificato. Aleteia vi propone una selezione di citazioni che rivelano in modo compendioso la forza del cristianesimo nel nostro mondo di oggi. E se una fra queste vi parla più delle altre, non esitate a condividerla.
Scoprite le dieci citazioni di san Giovanni Paolo II sui valori essenziali della vita:
«La fede e la ragione sono come le due ali che permettono allo spirito umano di elevarsi verso la contemplazione della verità».
Lettera enciclica “Fides et ratio”, 1998
«Come la famiglia si sviluppa, così l’intera nazione e tutto il resto del mondo nel quale viviamo si sviluppano».
Omelia della messa del 30 novembre 1986, Perth, Australia
«Nella preghiera diventiamo una semplice unità con la fonte della nostra vera luce – Gesù in persona».
Discorso ai giovani di Kiel, Germania, il 26 gennaio 1999.
«La condizione fisica o il progredire dell’età non sono degli ostacoli per la vita perfetta. Dio non guarda l’aspetto esteriore: guarda l’anima».
Discorso nel giorno del proprio 83esimo anniversario, 18 maggio 2003.
«Senza stupore l’uomo ricadrebbe nella ripetitività e, poco a poco, diventerebbe incapace di un’esistenza veramente personale».
Lettera enciclica “Fides et ratio”, 1998.
«La vita è affidata all’uomo come un tesoro da non dilapidare, come un talento da far fruttificare. L’uomo deve renderne conto al proprio signore».
Lettera enciclica “Evangelium Vitæ”, 1995.
«Imparare a ragionare con rigore per agire con rettitudine e meglio servire la società umana».
Costituzione apostolica “Ex corde Ecclesiæ”, 1990.
«La terra non potrà continuare a offrirci le sue risorse in mancanza di una gestione fedele. Noi non possiamo dire che amiamo una terra mentre annientiamo le ricchezze che dovremmo lasciare in eredità alle future generazioni».
Omelia nella messa del 17 settembre 1987, Laguna Seca de Monterey, Canada.
«Non vi abbandonate alla disperazione. Siamo il popolo della Pasqua e l’Alleluja è il nostro canto».
Angelus del 30 novembre 1986.
«La maternità comporta fin dal proprio principio una particolare apertura a questa persona nuova: è proprio questo il “ruolo” della donna. In tale apertura, nella concezione e nel parto, la donna di trova mediante il dono disinteressato di sé stessa».
Lettera apostolica “Mulieris dignitatem”, 1988