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Calendari, Erode, Magi… indovinare la data della nascita di Gesù è un rompicapo

PODRÓŻ TRZECH MAGÓW

Wikipedia | Domena publiczna

Russell E. Saltzman - pubblicato il 18/12/18

Il 4 a.C. sarebbe stato un anno assai impegnato, ma in realtà non è del tutto vero

Indovinare i tempi biblici in cui si sono svolti gli eventi relativi a Betlemme e alla nascita di Gesù, il re Erode il Grande e l’omaggio dei Magi al Bambino Gesù come si legge nel Vangelo di San Matteo (2, 1-23) non è affatto facile.

Innanzitutto una nota su quello che non si trova nella narrazione di Matteo:

– Maria e Giuseppe che si recano a Betlemme per il censimento o qualsiasi altra ragione
– il Bambino Gesù adagiato in una mangiatoia
– i pastori curavano il loro gregge di notte
– gli angeli che hanno cantato per quei pastori.

Tutto questo compare nel Vangelo di Luca. L’unico elemento che Matteo e Luca hanno in comune è l’ambientazione della nascita di Gesù, Betlemme. Nel caso di Matteo, Betlemme è quasi un riferimento di sfuggita.

Matteo, però, parla della stella che guida i Magi e del loro annuncio a Erode il Grande per cui era nato un re per gli ebrei. Riporta anche la fuga della Sacra Famiglia in Egitto quando Erode stava cercando Gesù per ucciderlo.

È difficile costruire una timeline, e quando ci si prova dipende dai calendari con vari errori collegati al presunto anno della nascita di Cristo, e in seguito all’anno della morte di Erode il Grande.

Erode è morto nel 4 a.C..

Sì, “avanti Cristo”. Ciò è dovuto alla “deriva del calendario”, una definizione di mia invenzione attribuita agli errori di calcolo nel calendario giuliano e in quello gregoriano (dal nome di Papa Gregorio XIII), progettato per correggere il primo. Anche la nascita di Cristo è collegata al 4 a.C. (anch’essa “avanti Cristo” per gli stessi errori di calendario).

E per fortuna non uso il calendario olocenico, in base al quale il primo giorno dell’anno nuovo che sta per iniziare sarebbe il 1° gennaio 12019.

Ad ogni modo, il 4 a.C. (se è quello l’anno in cui Erode è morto e Gesù è nato) sarebbe stato ben affollato, riunendo Gesù, i Magi, Erode e i bambini di Betlemme. Ma non funziona – non così.

Se l’anno della morte di Erode viene stabilito in questo modo, allora è la nascita di Cristo che va alterata. Prendendo spunto da San Matteo, tenendo conto dell’ordine di Erode di uccidere tutti i bambini maschi di Betlemme dai due anni in giù, dev’esserci stato un intervallo tra l’annuncio dei Magi ad Erode e l’esecuzione dell’ordine di quest’ultimo.

Questa considerazione porterebbe indietro nel tempo la nascita di Gesù, tra il 6 e il 4 a.C.. In quell’arco di tempo di due anni, i Magi avrebbero potuto andare e venire, lasciando i loro doni per Gesù, e avrebbero preso un’altra strada per tornare a casa senza imbattersi in Erode per la seconda volta (Matteo 2, 12).

Gesù avrebbe potuto avere sui due anni quando la squadra di killer di Erode arrivò a Betlemme. Ovviamente all’epoca Gesù non era lì (Matteo 2, 13 segg.). Erode sarebbe morto poco dopo, nel 4 a.C.

L’inno We Three Kings of Orient Are (Siamo tre re dall’Oriente) ha probabilmente forgiato la nostra immaginazione più della Scrittura. Pensiamo di sapere chi fossero i Magi e perché hanno portato proprio quei doni a Gesù (Matteo elenca i doni, ma non il motivo).

Per correggere l’inno, innanzitutto non erano re. San Matteo è chiaro, erano Magi, e in quanto tali erano astrologi e maghi, parte della casta sacerdotale persiana degli zoroastriani. Per via della loro professione erano consiglieri di re, esperti nell’interpretare segni e presagi nelle stelle, nell’interpretare i sogni e predire il futuro, facendo della stregoneria quando necessario.

L’antico storico Erodoto (440 a.C.) li definisce manipolatori conniventi che volevano accaparrarsi il favore reale, e riferisce che i persiani non potevano offrire alcun sacrificio senza la presenza di un mago che prima effettuava gli incantesimi appropriati e cantava inni sul compleanno degli dèi.

Quando penso alle antiche descrizioni che abbiamo dei Magi mi viene sempre in mente qualcosa di simile a uno show di Harry Potter.

Questi sacerdoti pagani zoroastriani, secondo il racconto di Matteo, sono i primi a cercare Gesù. We Three Kings interpreta i loro doni come oro per la regalità, incenso per la divinità e mirra per l’unzione da defunti.

San Matteo non offre alcuna interpretazione, forse perché si aspettava semplicemente che i lettori capissero che quei Magi praticavano le arti magiche pagane – rituali e cose del genere che richiedevano oro, incenso e mirra, presenti nel “kit di strumenti” della loro professione.

Se è così, cosa stavano facendo con Gesù? Stavano rinunciando a quegli strumenti di fronte al figlio di Maria perché probabilmente non ne avrebbero avuto più bisogno?

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