Un uomo bresciano scrive a Bergoglio per dirgli quanto sia sconvolto dalla morte della madre. E il Papa, come un buon padre, lo accarezza e lo consola
Alessandro Nulli, un uomo di mezza età bresciano, scrive al Papa per raccontargli della grave perdita che lo ha colpito. Sua madre di recente è volata in cielo, sconvolgendogli la vita.
In un momento di grande sconforto, ha dato sfogo allo sgomento mettendolo nero su bianco in una missiva indirizzata direttamente a Francesco, e a lui ha chiesto aiuto e conforto, come riporta Brescia Today (12 dicembre).
La sorpresa
Alessandro nemmeno si aspettava che quelle poche righe non solo venissero lette, ma che le sue richieste venissero accolte. Venerdì 7 dicembre, con grande stupore ed emozione, ha ricevuto una lettera che proveniva dal Vaticano. Una volta aperta…ecco la grande sorpresa! Papa Francesco, in poche righe, ha espresso la sua comprensione e il suo cordoglio ad Alessandro.
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La promessa
Un gesto che ha commosso l’uomo bresciano, che mai si sarebbe aspettato di ricevere un messaggio di Bergoglio. Non solo. Da parte di Papa Francesco anche una promessa: quella di un particolare ricordo in suffragio alla cara mamma defunta.
Il pastore che “entra” a casa nostra
Non è la prima volta che il pontefice compie questi gesti di profonda umanità. Ogni giorno riceve tantissime lettere da tutto il mondo, cerca di leggerne il più possibile e poi risponde ai messaggi più toccanti. Un modo per farsi sentire vicino ad ognuno di noi, ed esprimere concretamente il suo essere «pastore con l’odore delle pecore».
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Non tutte le lettere inviate al Pontefice, dunque, vengono lette personalmente da Papa Francesco ma il suo Ufficio Corrispondenza si fa carico di condividere la sofferenza di ogni persona che scrive a Bergoglio e di rispondere con lo stile e con le parole del Pontefice, sottoponendo a questi i casi più gravi.
Come funziona l’Ufficio Corrispondenza
Per essere più precisi è l’Ufficio Corrispondenza di Papa Francesco, che riceve tutta questa moltitudine di lettere, ed è composto da appena quattro persone: a capo vi è monsignor Giuliano Gallorini aiutato da due signore laiche e suor Anna che devono gestire e rispondere a corrispondenza che giunge in tutte le lingue del mondo.
Si tratta di un lavoro molto complesso per un così piccolo gruppo ma che viene svolto in maniera minuziosa ogni giorno: sarebbe infatti impossibile per Papa Francesco leggere e rispondere personalmente a migliaia e migliaia di lettere.
La prima attività, spiega proprio monsignor Gallorini è smistare le lettere in base alla lingua, poi le buste vengono aperte e ne viene letto il contenuto. Viene risposta ad ogni lettera ricevuta mentre i casi più complessi, i casi di coscienza vengono direttamente affidati ai segretari del Pontefice affinché sia Papa Francesco stesso a rispondere, o meglio a dare delle indicazioni su come rispondere (Aleteia, 30 agosto 2017).
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