Prima di tutto va chiarito che, secondo diverse testimonianze arrivate fino a noi, gli angeli parlano.
Da San Paolo alla Madonna
SanPaolo riferisce di «lingue degli angeli». Dalle Sacre Scritture apprendiamo che gli angeli parlano agli uomini ogni volta che sono mandati come messaggeri di Dio in questo mondo. Gli esempi sono numerosi: l’arcangelo Raffaele e Tobia, l’arcangelo Gabriele e san Zaccaria e la beata VergineMaria; un angelo ha parlato a san Pietro, ecc.
E poi l’episodio più noto che ci è stato tramandato dai Vangeli. Alla nascita di Cristo il messaggero celeste di gioia e della buona novella, un angelo del Signore annunciò la nascita del Salvatore del mondo ad alcuni pastori nelle campagne attorno a Betlemme.
In questa occasione «una moltitudine dell’esercito celeste» fu sentita per la prima volta cantare inni e lodare Dio dicendo: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà».
Voci umane e parole mentali
La natura del linguaggio angelico è tuttavia poco conosciuta. Quando gli angeli appaiono agli uomini, essi parlano: 1) linguaggio umano, il linguaggio parlato dal destinatario. È prodotto il suono della voce umana e quando l’apparizione angelica è sensibile, tangibile, sono pronunciate parole umane; 2) le parole mentali, la trasmissione di idee, invece, sono usate nel caso di immaginazioni e visioni mentali.