Più risparmio, meno burocrazia, più efficienza, meno uffici: Francesco innova gli organismi di Governo
Razionalizzazione, economicità e semplificazione. Questi i criteri che hanno guidato la Riforma dello Stato Città del Vaticano, varata con un “Motu proprio” da Papa Francesco.
«Fin dall’inizio del mio ministero ho avvertito la necessità di una riorganizzazione complessiva del Governato dello Stato della Città del Vaticano al fine di renderlo sempre più idoneo alle esigenze attuali», dice il Papa che ha potenziato la Presidenza e la Segreteria generale in particolare (Rai News, 7 dicembre).
Nel documento diffuso nel pomeriggio del 6 dicembre (che però porta la firma del 25 novembre scorso ed entrerà in vigore il 7 giugno 2019), è ben spiegata la ristrutturazione che dal 2014 Bergoglio ha affidato alcardinale Giuseppe Bertello, presidente del governatorato, e ad una apposita commissione. Ecco le modifiche più importanti.

1) 7 direzioni
Nel dettaglio, con la nuova normativa è prevista una riduzione degli organismi operativi: le attuali nove Direzioni diventano sette (oltre la Specola Vaticana quale organismo scientifico).
Nel Governatorato continuerà ad operare la Direzione delle Infrastrutture e Servizi suddivisa in due settori: uno che raccoglie gli uffici di studio e progettazione, di edilizia (interna ed esterna), di laboratorio ed impiantistica, di approvvigionamento e magazzino centrale; l’altro dedicato all’area dei servizi logistici ed ambientali, quindi il servizio giardini e ambiente e la floreria.
Leggi anche:
La grande lezione di Papa Francesco sulla natura della Curia e sulla sua riforma
Telecomunicazioni ed economia
Resteranno operative inoltre la Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi informatici (costituita dai servizi di poste e filatelia, telefonia, provider internet e sistemi informativi), e la Direzione dell’Economia suddivisa in un settore finanziario-contabile costituito dalla Ragioneria dello Stato (bilancio e contabilità, gestione patrimoniale e finanziaria, revisione Interna, zecca dello Stato e coniazione) e in un settore delle attività economiche, costituito da gestione delle attività commerciali, dal servizio transito merci e dall’autoparco.
Sicurezza e Sanità
La Direzione dei Servizi di sicurezza – quindi Corpo della Gendarmeria, i Vigili del Fuoco e la Protezione civile – manterrà le funzioni finora svolte e sarà guidata dal comandante dei gendarmi. Anche la Direzione di Sanità ed Igiene, con l’annesso servizio di sicurezza e salute dei lavoratori, proseguirà le sue attività con l’unica eccezione che la Farmacia Vaticana manterrà «autonomia tecnica ed amministrativa» per la peculiarità storica e tradizionale che la contraddistingue.

Leggi anche:
13 “consigli” per una corretta riforma della Curia vaticana
Beni Culturali e Ville Pontificie
Quanto alla Direzione dei Musei e dei Beni culturali, essa proseguirà il lavoro svolto fino ad oggi dalla direzione dei Musei Vaticani, unitamente all’attività museale presso il Palazzo Pontificio e le Ville di Castel Gandolfo, che verrà attuata attraverso la collaborazione con la Direzione delle Ville Pontificie.