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La brutta storia di Don Ernesto che prima aiuta i rom e poi viene minacciato

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 28/11/18

Aiuta una prima famiglia nomade con 200 euro al mese. Poi ne arrivano una trentina che pretendono la stessa somma. "Sono ingestibili". E la vicenda diventa virale

Minacce e vessazioni, don Ernesto ha deciso di denunciare il racket dell’elemosina che da mesi lo sta tartassando. Il parroco della comunità di Santa Maria Liberatrice, nel quartiere di Testaccio di Roma, ha aperto le porte della chiesa ai rom.

I 200 euro dell’Elemosineria

Come spiega il parroco 73enne un anno fa una famiglia nomade ha chiesto aiuto bussando alla porta della sua chiesa. Don Ernesto ha inoltrato una lettera al Vaticano che regolarmente spediva un assegno di 200 euro attraverso l’Elemosineria Apostolica. Progressivamente le famiglie rom che richiedono l’aiuto economico sono aumentate fino a diventare una trentina. Il prete, che avevo teso loro la mano, si è trovato impossibilitato a far fronte a tutti.




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La denuncia

E don Ernesto ha iniziato a ricevere intimidazioni continue. Il sacrestano racconta a NewsMediaset (27 novembre: «Arrivano agli ingressi degli uffici parrocchiali e iniziano a gridare, sono ingestibili». Don Ernesto li ha denunciati ai carabinieri dell’Aventino.

I carabinieri hanno tranquillizzato il parroco: gli è stato dato un numero di telefono dedicato che, in caso d’emergenza, può far arrivare una gazzella in un batter d’occhio (la stazione dista poche centinaia di metri dalla chiesa).«Seguiamo con attenzione la vicenda – fanno sapere i militari dell’Aventino – e stiamo monitorando alcuni soggetti. Qualora si ravvisassero più minacce o violenze si potrebbe intervenire per estorsione, sicuramente l’aver denunciato i fatti agevola il nostro lavoro».




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Il sostegno del cardinale

A dare sostegno a Don Ernesto, è arrivato per il 110° anniversario della consacrazione di Santa Maria Liberatrice, anche il Cardinale, Giovanni Lajolo. Una vicinanza del Vaticano per ribadire che il parroco non è solo. Con lui ci sono tutti. Da oggi ancora di più (Leggo, 28 novembre).

Intanto il caso è diventato politico con il rischio di essere strumentalizzato. Da Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia a numerosi esponenti della politica romana, è giunta solidarietà al parroco e messaggi poco sereni nei confronti dei rom, che peraltro sono transitati anche sui social network, avvelenando ancora di più il clima.

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