Un cantante lirico si impossessa del gregoriano per costruire un progetto artistico moderno e ispirato di “rapimento invisibile”
Anche se adattato, il canto gregoriano è sempre attuale nella sua risposta alla necessità umana di trascendenza. Questo canto millenario più riservato ai monasteri abbandona qui il suo guscio di tradizione spirituale e di secoli di preghiera per presentarsi al pubblico, spesso nelle chiese e in una dimensione sacra, o piuttosto spirituale, e i cantanti in generale possono essere provvisti di questa spiritualità tanto quanto gli uomini orientati verso Dio. Il loro approccio è fruttuoso e peculiare nella creazione musicale contemporanea, per quest’epoca alla ricerca di senso, bellezza e trascendenza autentica.
Le Rapt invisible: considerando questo nome sorprendente, si deve guardare la pagina web del gruppo per scoprire il senso di queste parole.
“Per noi l’arte può essere un’esperienza del sacro, l’interruzione della trascendenza nella carne di ciò che è sensibile. L’esperienza della bellezza è ineffabile quando si verifica, perché la bellezza trabocca. La bellezza sequestra. Ci strappa da noi stessi”.
L’intuizione artistica non potrebbe essere più autentica quando il gruppo constata che “questo traboccamento e questo rapimento ci strappano da questa terra”, anche se il canto gregoriano ha la vocazione di incarnarci di più mentre ci collega al cielo, “dove siamo un ‘io’ con concetti, idee, interessi particolari, valori”.
“Un rapimento è imprevedibile”, dicono, “come nella preghiera l’individuo si eclissa per arrivare al fondo originario della nostra appartenenza a ciò che contempliamo”. In definitiva, l’iniziativa artistica si considera chiaramente spirituale ma non religiosa, per far uscire i canti sacri “da un contesto liturgico e rituale” e ispirandosi liberamente ad essi. Il risultato, per fortuna, è degno di essere ascoltato, rispettoso e perfino magnifico.
Abiti neri contemporanei o minimalisti e coreografie moderne mentre suonano l’organo e melodie elettroniche e scorrono paesaggi naturali sono gli ingredienti che compongono i videoclip per accompagnare la voce del cantante. C’è una certa lentezza ritmica, necessaria per il transito spirituale. A volte sorprende, altre volte tranquilizza.