“Abusare sessualmente di neonati, non è neanche una notizia. Non indigna nessuno”Il male vincerà se noi stiamo in silenzio. Ho imparato molto dalla vita e dalla sofferenza dei piccoli. Non resterò, non resteremo in silenzio. Da uomo, da prete, con Meter. Questo impegno deve sempre essere di tutto e agire con determinazione, per il bene dei piccoli.
E’ da 15 ore che attendiamo che qualcuno si faccia sentire, che intervenga non solo per rimuovere un indicibile (mentre scrivo è ancora online, 21/11/2018 ore 14,17) materiale dove sono coinvolti n. 60 neonati violati sessualmente; ci sono anche dei filmati dove si scorgono, in maniera del tutto limpido e chiaro, gli abusatori.
La segnalazione (n. 1596/2018) è stata inoltrata, abbiamo anche scritto agli uffici legali della piattaforma che è allocata, almeno sembra così, in uno nazione europea (dovrebbero essere gli accertamenti a geolocalizzare il tutto), ma c’è anche qualcuno che si sarà procurato tale materiale infantofilo (3 anni la bambina più grande): solo ed esclusivamente neonati. Che non avranno mai giustizia, che per anni sono e saranno schiavi, scarto sessuale.
Un particolare di una bambina colpisce: nuda, esposta nella sua intimità, legata su un cartone da imballaggio, legata con fascette di plastica autobloccanti per cablaggio, spiccano molto sulla pelle bianca. Anche in questo caso, non possiamo diffondere nessuna immagine. Si solleverebbe la coscienza delle persone perbene e chi ha delle responsabilità agirebbe contro queste forme nuove di schiavitù.
Le altre piccoline violate in ogni modo e con tanti oggetti. Violentemente abusate. Dai video si sentono le stridule voci, le grida a causa delle violenze. Qualche abusatore (maschio e femmina) compiaciuto, gaudente e soddisfatto del piacere ottenuto, ride, sghignazza. Una sfida, tanto non mi individuerete mai. Tanto i bambini, non grideranno e non telefoneranno a nessuno, nessuno di questi bambini sarà mai individuato. Qualche materiale è conosciuto e già nel tempo denunciato.
Basti pensare che solo nel 2017 Meter ha denunciato n. 502 links con 4292 foto e n. 4412 video con bambini abusati tra gli 0 (zero) e i 2 anni. Un orrore, come è quello sugli altri minori.
Ed è vero. Tremendamente un dato reale. Gli abusi che proliferano, indisturbati e non contrastati. Qualche amico giornalista, giustamente mi dice, perché non far vedere quello che noi di Meter denunciamo ogni giorno, da più di 28 anni. Ma non possiamo farlo, non per tiepidezza, paura, coraggio, ma per il fatto che incorreremmo nel reato di divulgazione di materiale pedopornografico, e per divulgarlo prima dovremmo possederlo e detenerlo (cosa che non abbiamo fatto mai), diciamo anche di più, non potremmo neanche scaricarlo come prova, da consegnare alle autorità giudiziaria, ma inviare solo il links di riferimento, con il rischio che in poche ore, se non si leggono le segnalazioni, viene cancellato, dato che questo nefando materiale, viene rimosso dagli stessi pedopornografi, in poche ore.
Non posso che rivolgere un invito: leggete, diffondete, pubblicate e denunciate quello che il Report Meter 2017 (ma possono essere consultati anche gli anni precedenti), sul sito www.associanemter.org si può consultare. Non sono numeri statistici, in quei numeri sono contenuti gli abusi sui bambini che vengono perpetrati in ogni angolo del mondo, con foto e video commercializzati e messi a disposizione da inumani, perversi, che hanno reso il bambino (di pochi giorni fino ai 12/13 anni) oggetto di godimento erotico della loro perversione, lucida, determinata e consapevole. E’ il servizio concreto a tutela dei bambini di Meter onlus. Non sono dati tratti da un libro; sono le storie dolorose di milioni di bambini, già abusati. Questo è il dramma.
Le aziende che offrono dei servizi web, e non solo loro, hanno delle importanti responsabilità. Ad oggi non esistono protocolli o filtri per l’upload dei file. In servizi dedicati è possibile caricare qualsiasi tipo di materiale, anche violenti, con la presenza di atti sessuali con minori, e con indicibili pratiche di abuso in modo totalmente gratuito, anonimo e senza alcun controllo da parte dei proprietari dello spazio web in cui il materiale viene caricato.
Qualora qualche gestore “sensibile e responsabile” si fa carico della drammaticità del materiale veicolato nei propri server, collabora e offre alle Polizie locali, gli elementi per Una indagine di approfondimento. Ma non è sempre così, spesso anche le Polizia internazionali non sono così efficaci ed efficienti, celeri e competenti. Ma inquieta e crea quasi una sorta di malumore il fatto che alle segnalazioni di Meter onlus non seguono le dovute attenzioni da parte delle autorità che ogni giorno ricevono le segnalazioni. Abusare sessualmente di neonati, non è neanche una notizia. Non indigna nessuno. Mi preoccupa questo atteggiamento. Questo connivente silenzio.
Io lo dico, lasciatemelo dire. Varie le Polizie informate, come anche i server provider e i loro uffici legali. Non servirà cancellare, è necessario individuare le bambine, gli abusatori e chi detiene e divulga, chi lucra su questo tragico fenomeno criminale. Sotto gli occhi di tutti c’è violenza su piccole vittime, che potrebbero essere i nostri figli. Bisogna agire. Molti, ne siamo convinti, quando si parla di pedofilie, pedopornografia e abusi sui neonati fino a prepuberi, non comprendono neanche quello che raccontiamo. E’ una vera e autentica denuncia, ma è anche vero, il silenzio. I riscontri saranno dati a chiunque ce li chieda.