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Lottate con una decisione che può cambiarvi la vita? Provate il “pre-mortem”

WOMAN,THINKING

Alex Holyoake | CC0

Calah Alexander - pubblicato il 17/11/18

Questo metodo potrebbe sostituire per sempre la vostra lista dei pro e contro

Sappiamo tutti che prendere una decisione non è facile. Nessuno è mai diventato adulto senza aver imparato che le decisioni difficili sono stressanti e richiedono tempo, perché le conseguenze possono cambiare la vita – in meglio o in peggio.

Da bambini impariamo molti trucchi su come rendere il processo decisionale più semplice ottenendo auspicabilmente risultati migliori, come stilare una lista dei pro e contro o chiedere consiglio ad amici e mentori fidati. Queste tecniche, però, spesso non risultano utili quando le decisioni sono troppo personali per poter chiedere consigli al riguardo e troppo importanti per essere semplificate in una lista di aspetti positivi e negativi.

Poco più di un anno fa ho dovuto prendere una di quelle decisioni che cambiano la vita. Non era una decisione per la quale potessi chiedere consiglio (anche se ci ho provato) o che potessi rimandare (e ho provato anche questo), e sulla bilancia c’erano il mio futuro e quello della mia famiglia. E allora ho fatto qualcosa che non avevo mai fatto prima – ho immaginato come sarebbe stata la nostra vita dopo un anno se avessi deciso nel modo che pensavo. All’inizio ho immaginato solo scenari catastrofici e risultati disastrosi, poi ho cominciato a prendere in seria considerazione le azioni che avrei dovuto intraprendere e la catena di eventi necessaria perché quella serie di disastri diventasse realtà, e tutto ha iniziato a sembrare altamente improbabile. Ho quindi cominciato a pensare a cosa sarebbe successo se avessi preso la decisione su cui esitavo tanto, e a quali sarebbero stati i risultati se avessi gestito bene la questione e l’avessi portata a termine. Ho infine paragonato entrambi gli scenari futuri al nostro status quo attuale, e ho proiettato la situazione un anno dopo.

Quel processo ha posto fine ai miei tentennamenti. La mia decisione è stata non solo chiara, ma inevitabile, certa come se fosse stata per tutto il tempo davanti ai miei occhi. E forse c’era stata, ma non sono certo che avrei scelto quel percorso se non mi fossi imbattuto, secondo Medium, in un modo prezioso sia per prendere decisioni nel presente che per evitare insidie in futuro:

“Considerare lo scenario nel migliore e nel peggiore dei casi è un modo comune per prendere decisioni difficili. Qual è il futuro migliore che riuscite a immaginare? E il peggiore? Come vi sentireste se quello scenario disastroso diventasse realtà?

Immaginate che la vostra decisione sia stata terribile. Il progetto che avete deciso di affrontare è stato un disastro totale. Ora esplorate ogni possibile motivo per il fallimento. Una volta che avete affrontato il peggior scenario possibile potete compiere dei passi per evitarlo, e innanzitutto prendere una decisione migliore. La ricerca mostra infatti che il pre-mortem (chiamato anche prospettiva prospettica) può aumentare la nostra capacità di identificare le cause dei risultati futuri del 30%. Come rovescio della medaglia, cercate di visualizzare lo scenario più roseo e valutate come vi sentite. Se non siete felici o entusiasti, vale la pena di chiedersi perché”.

Per me questo metodo è stato ben più utile delle liste di pro e contro, e almeno quanto un consiglio saggio (se non di più), perché mi ha permesso di quantificare e qualificare paure, motivazioni e desideri e di scoprire ulteriori motivi di cui ero inconsapevole o che cercavo di ignorare. Essenzialmente, è stato l’equivalente di una conversazione con me stesso – mi ha costretto a liberarmi delle finzioni e ad affrontare ciò che era veramente in ballo e quello che ero disposto e in grado di fare al riguardo.

Da quel primo accidentale pre-mortem, sono diventato un convertito a questo metodo. Prendo raramente decisioni senza immaginare tutte le possibili conseguenze future. In genere questo processo di proiezione è efficace come lo è stato la prima volta, e la decisione viene presa dal processo stesso. A volte, però, tutti i possibili scenari futuri, positivi, negativi o neutri che siano, si assomigliano un po’.

In quelle occasioni non sono ancora pronto a prendere quella decisione particolare. A volte potete aspettare per decidere, e quando potete farlo è spesso una buona scelta. Le decisioni affrettate che ho preso mi si sono invariabilmente rivoltate contro, il che rappresenta il motivo per il quale sto rivedendo la mia comprensione della pazienza e della procrastinazione. A volte sembrano la stessa cosa, ma non è così. Se un pre-mortem non mi dà alcuna indicazione sulla direzione da prendere so che devo aspettare, essere paziente e avere fiducia nel fatto che quando sarà il momento di prendere una decisione lo saprò – e saprò che strada scegliere.

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