Progettata da un falegname missionario, riflette la cultura Inuit locale
Nota come la “chiesa-igloo”, la chiesa di Nostra Signora della Vittoria di Inuvik, in Canada, è la realtà più fotografata della città. Situata a 200 chilometri dal Circolo Polare Artico, è stata progettata alla fine degli anni Cinquanta del Novecento per riflettere la cultura locale del popolo Inuit che viveva nella città di Inuvik, appena fondata.
La struttura circolare simile a un igloo non è stata scelta solo per ragioni stilistiche, essendo stata selezionata come il progetto più idoneo considerando la geografia unica della regione del delta del Mackenzie dei Territori del Nord-Ovest.
Quando la città è stata fondata, visto che l’area era soggetta a inondazioni, la maggior parte dei nuovi edifici è stata costruita su pilastri ancorati al permafrost, situato a neanche due metri sotto terra.
Padre Joseph Adam, pastore della città nascente, si è però reso conto che costruire una chiesa su pilastri non avrebbe funzionato.
“Se costruiamo una chiesa con un campanile e i pilastri iniziano a muoversi crollerà”, ha detto al quotidiano The Evening Day.
Il sacerdote si è quindi rivolto a fratello Maurice Larocque, membro del Québec dell’Ordine Oblato Missionario, arrivato nell’Artico 30 anni prima come falegname missionario.
Adam e Larocque hanno deciso che la chiesa avrebbe avuto una forma circolare per mitigare gli effetti degli spostamenti provocati dai movimenti del frost.