Mi ossessiona la traccia che lasciano le mie parole e le mie azioni. Tutto è vanità. Forse sto dimenticando il potere di Dio. La sua impronta attraverso di me è infinita. È il miracolo della fecondità che agisce con il suo potere.
Perché mi preoccupa tanto il fatto di lasciare un segno se alla fine è Dio che cambia tutto? Vorrei essere in grado di amare il silenzio. Di amare la vita nascosta in un mondo pieno di pubblicità.
Vorrei passare inosservato in una massa che cammina verso Dio.
Mi piace la vita nascosta di Gesù che posso solo immaginare, e le difficoltà e i dolori dei santi di cui nessuno mi parla.
Credo nel potere dell’occulto senza bisogno di conoscerlo. Credo nell’impronta profonda che lasciano i santi con quei gesti e quelle parole di cui nessuno ha mai saputo nulla.
Ciò che importa davvero è l’amore sepolto. Anche se in apparenza non lascia tracce e io non sappia quando è avvenuto né come. Nessuno è riuscito a vederlo.
L’amore nella rinuncia che non si valorizza. In quello per cui non si ringrazia. In quello che nessuno riconosce né può vedere.
Mi affanno tanto per lasciare un segno ed essere riconosciuto… Per essere valorizzato nella mia dedizione, nell’amore che metto in ciò che faccio.
Sono molto umano, e anche i miei desideri sono umani. Forse troppo autoreferenziali. Mi fa male pensare così.
È vero, però, che mi piacciono le persone che lasciano un segno nella mia vita. E sono molte.
Diceva Hamlet Lima Quintana: “C’è gente che solo dicendo una parola accende la speranza, che solo sorridendo ci invita a viaggiare in altri luoghi, ci fa vivere tutta la magia. Ci sono persone che dando semplicemente la mano spezzano la solitudine”, “che solo prendendo in mano una chitarra creano una sinfonia. C’è gente di questo tipo, ed è necessaria”.
Il valore del loro amore in me mi rende una persona migliore. Sono l’eco della loro voce.
E il mio amore è una copia di quello ricevuto. Non sono originale come credevo, né le mie azioni hanno il potere che desidero.
Ma apprezzo con gratitudine le tracce sulle mia pelle di chi mi ha amato. Mi fanno più male le cicatrici lasciate da quanti non mi hanno amato.
Voglio ringraziare per la mia vita piena di segni altrui, e chiedere a Dio di lasciare un’impronta profonda nella mia anima ogni volta che mi perdona, mi risolleva e mi dice che mi vuole bene.