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Da Geova a Cristo. Vi raccontiamo la conversione di Rocco Politi

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 26/10/18

Tutto nacque per il "no" ad una trasfusione di sangue destinata ad una bambina affetta da un grave sarcoma. L'ex Pastore dei Testimoni di Geova: ho perso affetti e amici, ma ho fatto la cosa giusta

Sabato 27 ottobre, a Corato, popoloso comune alle porte di Bari, presso la parrocchia Mater Gratiae, avrà luogo l’incontro con Rocco Politi su “Da testimone di Geova a testimone di Cristo. Racconto di una conversione”.

Politi è un ex pastore dei Testimoni di Giove che da qualche anno si è convertito al cristianesimo. Attualmente è presidente dell’associazione “Quo Vadis” di Modena, che si prefigge di aiutare tutti coloro che, per qualunque ragione, vorrebbero uscire dai Testimoni di Geova ma non sono in grado di farlo da soli.

“Non è contro qualcuno”

«Non vuole essere una conferenza contro qualcuno, noi cristiani siamo chiamati ad amare tutti e rispettiamo coloro che professano un diverso credo religioso, ma vogliamo metterci in ascolto di questo fratello che per diversi anni è stato responsabile dei Testimoni di Geova e poi sostiene di aver compreso di non essere sulla strada giusta, e di aver trovato Cristo, Dio d’amore, nella Chiesa Cattolica», afferma don Antonio Maldera parroco della Mater Gratiae (Lo Stradone.it, 24 ottobre).




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Ma perché Politi ha lasciato i Testimoni di Geova, dopo circa quarant’anni, per abbracciare il cristianesimo? E’ stata una scelta convinta, meditata? Sul suo blog e in numerose testimonianze e conferenze che rilascia in giro per l’Italia, racconta la sua vicenda, per certi versi anche drammatica.

La bambina con il sarcoma

«Sono stato letteralmente cacciato fuori dai Testimoni di Geova – racconta in una videointervista rilasciata al portale Cristiani Today (26 giugno 2018) esattamente sono stato “disassociato” e tutto ciò, è successo a causa di una drammatica esperienza, cioè quella della morte di una bambina di quasi 13 mesi. Al quinto mese di vita, la bimba era affetta da un sarcoma, dovevamo cercare di salvare la vita alla piccola e l’unica possibilità che avevamo per salvarla era la trasfusione di sangue (non consentita nei TDG). Con la mia famiglia invece, avevamo deciso di fare la trasfusione di sangue per cui sono stato sbattuto fuori dalla Congregazione».

Bibbia “mal interpretata”

I Testimoni di Geova, prosegue Politi, «hanno interpretato male alcuni versetti della Bibbia come quello di “non mangiare gli animali contenente il sangue” e un altro passo dove dice “astenetevi dal sangue”. Interpretando alla lettera questa parte della Bibbia, ci rendiamo conto che non ha nulla a che fare con l’insegnamento di Gesù Cristo che invece ha sparso il Suo sangue sulla Croce per salvare l’umanità intera (…)».




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Isolato dalla famiglia

Dopo la conversione, sostiene di essere discriminato anche dalla sua famiglia. «Apparentemente nei Testimoni di Geova, osservando dall’esterno, sembra che ci sia una bomba di amore – evidenzia Politi sempre a Cristiani Today – quanto invece, una volta entrati a farne parte, se si dissocia da una loro legge, ecco che i Testimoni di Geova non salutano più questa persona e per loro diventa un estraneo, il suo sangue diventa acqua sporca come è successo con i miei parenti».

Prosegue l’ex Pastore: «Mio padre, mia sorella, i miei cognati, i miei cugini e i miei nipoti non mi salutano più da quando non sono più un Testimone di Geova».




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Il libro KS

D’altro canto Politi non era “uno qualunque”, ma presiedeva uno dei Comitati Giudiziari.

«Il Comitato Giudiziario – spiega – è un Comitato formato da circa 3 persone massimo 5 -6 (dipende dal caso). Questi Comitati si riuniscono a seconda del peccato che la persona ha commesso, secondo un elenco di peccati che i Testimoni di Geova hanno stilato su un libro nero chiamato KS che viene dato agli Anziani della Congregazione. Il libro KS dà la direttiva a tutti gli Anziani della Congregazione e a tutti i sorveglianti».

Il peccatore

La persona che è in peccato e si presenta davanti al Comitato, «non ha alcun diritto a portare con sé, un Avvocato o un amico che lo possa aiutare. Deve rimanere da solo e lo stesso vale se si tratta di una donna e devono rispondere a tutte le domande che i Giudici gli pongono. E’ un vero e proprio Tribunale, ne ho fatto più di 200 (…)».


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Attenzione al “marketing spirituale”!

Infine l’ex Pastore fa una raccomandazione: quando ci si confronta con i Testimoni di Geova, bisogna fare molta attenzione al loro «brillante sistema di marketing spirituale» e accertarsi in prima persona, leggendo la Bibbia (cristiana) se ciò che provano a propinarvi, citando versetti a destra e a manca, sia realmente riportato nelle Sacre Scritture e non nella “loro” Bibbia personalizzata.

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