Non c’è solo un modo malsano di prendersi cura del proprio corpo arrivando ad idolatrarlo e quindi diventandone schiavi. C’è un modo bello, equilibrato, decisamente furbo e lungimirante che ci fa stare bene nel presente e ci prepara ad una vecchiaia in salute.
Leggendo l’ultimo numero di BenEssere, in uscita nelle edicole e disponibile in abbonamento a questo link, come spesso mi capita il primo articolo che mi gusto per intero è quello della Prof.ssa Grazziottin che risponde ai dubbi di una lettrice.
Isabella, così l’autrice della domanda, si confessa terrorizzata da quella che le sembra una vera epidemia di demenza senile e di Alzheimer intorno a lei: la nonna, qualche conoscente, vicine che in tempi e modi precipitosi si ritrovano nel baratro del decadimento cognitivo. Cosa si può fare per immunizzarsi da questa sorta di contagio?
Si può prevenire il decadimento cognitivo? Sì, con il movimento fisico
Per noi donne occorre sicuramente tenere conto dell’incidenza del mutato assetto ormonale all’arrivo della menopausa e intervenire con la terapia sostitutiva. Ma tutti, donne e uomini, possiamo mettere in atto una pratica semplice quanto efficace per mantenere giovane il cervello dai benefici ormai largamente documentati.
Avete un paio di scarpe da ginnastica? Sì, bene, infilatele. Non ce le avete? Urge shopping (e anche questa pratica, sono sicura, registrerà il rilascio di una serie di sostanze utili all’innalzamento e alla stabilizzazione del nostro umore).
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Una volta che le abbiamo ai piedi non ci resta che avvicinarci alla porta di casa e lasciarcela alle spalle per minimo 30 minuti, mettendo un piede davanti all’altro ad un ritmo veloce ma sostenibile. Sì, si tratta della sempre più gettonata e accessibile, democratica, low cost camminata veloce.
Anzi il costo vero è proprio in termini di denaro è pari a zero (le scarpe vanno considerate un investimento. E anche il piumino leggero. Anche il contapassi. E la fascia per la testa; o è meglio un berretto? E la borraccia…Ok, può bastare). Paghiamo solo il tempo che vi dedichiamo.
Cos’altro si può fare, ormoni a parte, per tenere (più) giovane il cervello? Si può (e si dovrebbe!) scegliere e praticare la più semplice l’attività fisica aerobica del mondo: camminare, camminare, camminare. È facile, sicura, può essere praticata dappertutto, in ogni stagione e non costa nulla (se non il tempo che le dedichiamo). Studi accurati nei laboratori di neuroscienze più avanzati dimostrano perché l’attività fisica è il più potente personal trainer del cervello. Ecco le ragioni finora documentate per mettersi in moto. (BenEssere, novembre 2018, p. 47 ss)
Alcuni dei tanti effetti benefici
E le ragioni sono che anche solo camminare fa bene durante e dopo l’attività; gli effetti benefici durano per almeno due ore dopo l’attività e consistono in un aumento delle connessioni tra cellule e aree cerebrali, contrastando così la perdita di neuroni e mantenendo il cervello più creativo e brillante.