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La strigliata di Papa Francesco ai giovani del Sinodo: date uno scossone!

POPE FRANCIS MEETING YOUTH

Antoine Mekary | ALETEIA

3 ottobre 2018: l'apertura del sinodo dei giovani

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 16/10/18

In una pausa caffè Bergoglio ha "richiamato" i 34 uditori

Sarà per la delicatezza dei tanti temi trattati. Sarà per la riverenza nei confronti dei Padri Sinodali. Sarà anche per quel pizzico (o anche di più) di insicurezza che oggi frena le nuove generazioni. Ma la scossa dai 34 giovani uditori del Sinodo non è ancora arrivata.

E allora è sceso in campo Papa Francesco per strigliarli, come un buon padre, e invitarli ad essere più protagonisti nell’assemblea sinodale. Perché il futuro della Chiesa passa anche attraverso le loro idee.

Il Papa: “Potete applaudire o non applaudire…”

Corina Fiore Mortola Rodríguez, uditrice messicana, insieme agli altri giovani si è ritrovata il Papa durante la “pausa caffè”, fin dalla prima Congregazione generale, durante la quale Francesco ha stretto la mano personalmente a tutti loro.

«Siete venuti qui per dare uno scossone, datelo!», le parole rivolte dal Papa ai giovani e riferite da Corina durante il briefing del 13 ottobre in sala stampa vaticana: «E se trovate qualcosa che non vi piace – ha ammonito Francesco – potete applaudire o non applaudire, ma se siete sicuri che quello che state ascoltando potrà aiutare i giovani, fatevi sentire!» (Agensir, 13 ottobre).


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L’uditrice: “Se siamo il futuro vogliamo essere ascoltati”

Un saggio “richiamo” del genere, la stessa Corina lo aveva portato all’attenzione della riunione presinodale di marzo, quando il Papa aveva già sollecitato i giovani al «coraggio di parlare senza vergogna». «Noi ragazzi sappiamo essere critici, dobbiamo imparare a esprimere le nostre idee – aveva aggiunto Corina – In Messico, così come in altri paesi, si dice sempre che i giovani sono il futuro, ma se siamo il futuro vogliamo essere ascoltati, cosa che non accade sempre. Qui alla riunione presinodale possiamo essere ascoltati. Sia che volgiamo mettere su famiglia, che abbiamo una vocazione, laici o religiosi, alla Chiesa chiediamo di ascoltarci» (La Stampa, 20 marzo).




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“Non vi scoraggiate”

Dal canto suo Francesco ripete, come un mantra, che è necessario un maggiore protagonismo dei giovani presenti e non. «Continuate a lavorare per il Sinodo e andate sempre avanti, non vi scoraggiate», così si era espresso nel saluto rivolto ai giovani dell’America Latina (Agensir, 13 ottobre).

L’appello “missionario”

«Andate ad annunciare a tutti che Gesù ci ama e che con lui qualsiasi paura sparisce! Realizzate i vostri sogni e lavorate insieme per costruire il vostro avvenire e quello del vostro Paese, cercando sempre il bene gli uni degli altri», aveva detto, invece, in un appello “missionario” ai giovani del del Madagascar.

Niente divano!

E all’inizio del Sinodo aveva ribadito con forza: «Fate voi la vostra strada. Siate giovani in cammino; che guardano orizzonti, non lo specchio. Sempre guardando avanti, in cammino, e non seduti sul divano. Tante volte mi viene da dire questo: un giovane, un ragazzo, una ragazza, che è sul divano, finisce in pensione a 24 anni. E’ brutto, questo!» (Agenpress, 7 ottobre).


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