Ai ragionamenti del male si risponde con un fatto, la logica del diavolo si frantuma davanti al calcagno della Madonna e alla Croce di suo FiglioIn quel tempo, dopo che Gesù ebbe sciaccato un demomio, alcuni dissero: «E’ in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.
Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra.
Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl.
Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici.
Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro.
Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l’armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito immondo esce dall’uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito.
Venuto, la trova spazzata e adorna.
Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell’uomo diventa peggiore della prima ». (Lc 11,15-26)
Quando si pensa al male non bisogna mai dimenticare come nei secoli il pensiero cristiano ha avuto sempre più la consapevolezza che al buio atroce e orribile di cui è portatore ha contrapposto la luce e la semplicità di Maria. Ai ragionamenti del male il cristianesimo contrappone il calcagno di Maria. Ecco il legame che esiste tra il piede di Maria e la testa del serpente. Dio schiaccia e umilia il male attraverso l’umiltà e l’azione di questa donna, Maria.
Non bisogna mai mettersi a dialogare con i ragionamenti del male. Mai mettersi ad entrare nella logica della teologia del serpente. I suoi ragionamenti possono solo essere schiacciati da un fatto. In questo senso anche il più piccolo e umile fatto è superiore al complicato e contorto pensiero del serpente. La fede in Gesù è la fede in un fatto non in una teologia di idee a favore o contro Dio. Ma capisco i contemporanei di Gesù che pensavano che Lui scacciasse i demoni per mezzo dei demoni. Li capisco semplicemente perché è il mondo che ci ha educati così, e ci ha inculcato che al male si risponde con il male.
Gesù non è semplicemente più forte del male. È forte perché non è male, e non agisce come il male: “Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio”. La venuta di Gesù ha vinto il male perché il male si nutre dell’oscura e diabolica logica di “azione-reazione”. Cristo risponde al male con la Sua Croce. Contrappone all’abisso del male, l’infinito abisso dell’amore che dà la vita. Solo l’amore vince. E vince anche quando sembra che perde. Anzi, vince perdendo. Perché anche il “fallimento” della Croce è un fatto nettamente superiore ad ogni logica malvagia.
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