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Per una rete di città “family friendly”

ROME

TravnikovStudio - Shutterstock

Dolors Massot - pubblicato il 10/10/18

Le famiglie vogliono vivere e viaggiare in città che si prendano cura di loro rispondendo alle loro necessità

Fa piacere quando le cose ci vengono rese facili. Immaginate una città in cui le famiglie possano trovare:
– spazio per far giocare i bambini nelle sale d’attesa di aeroporti, ospedali, stazioni ferroviarie…
– posti a sedere riservati a donne incinte o genitori con il passeggino sugli autobus o sui vagoni delle metropolitane
– fasciatoi nei bagni di centri commerciali, ristoranti, stazioni di servizio e grandi negozi
– seggioloni per bambini in bar e ristoranti
– parchi con zone riservate ai bambini (dove non ci si deve preoccupare degli escrementi animali a portata di bambino)
– cinema e teatri con programmazione infantile
– sconti 2×4 nei negozi.

È sempre più comodo viaggiare – e vivere – con la famiglia se ci si trova in una di quelle città o di quei municipi che si sono impegnati a rendere la vita più gradevole al prossimo.

PARIS
Noska Photo - Shutterstock

Il modello si profila già in molti luoghi del mondo, e il settore turistico ha trovato una nicchia che può generare profitti interessanti, come nel caso delle vendite dedicate specificatamente al settore gay o a quello degli animali da compagnia. Ogni impresa può decidere liberamente se concentrarsi su un determinato tipo di clientela, e le famiglie meritano che si tenga conto di loro.

Peculiarità del settore familiare

In genere le famiglie:
– risparmiano sul cibo
– fanno rumore (ci sono persone a cui non danno fastidio le grida delle riunioni politiche ma le risate dei bambini sì)
– sono produttrici di pannolini (e a volte di odori).

Non so, però, se avete notato cosa succede in una residenza per anziani quando appaiono dei bambini: l’allegria è immediata. Accade lo stesso in un parco, e può capitare anche in un museo: lo sguardo dei bambini può insegnarci a leggere l’arte in un altro modo.

MUSEUM
Chubykin Arkady - Shutterstock

Visto che le città “family friendly” sono possibili e sono già una realtà, molte entità in tutto il mondo (tra le quali la Confederazione Europea delle Famiglie Numerose, ELFAC) hanno promosso la loro esistenza. È un beneficio sociale, come può esserlo la creazione di autostrade o l’assistenza medica, ed è direttamente rivolto al servizio alle persone.

La scorsa settimana, è stata resa nota a Bruxelles la proposta di creazione di una rete di municipi “family friendly” in Europa. È un’idea esportabile, e saranno sicuramente felici di essere emulati.

LONDRES
Miguel Almeida - Shutterstock

Varie pagine web di turismo contengono liste di città “family friendly”: Amsterdam, Parigi, Londra, Edimburgo, Roma, Barcellona, Dublino, Monaco, Vienna e Firenze. In tutte, volendo, si arriva in aereo con compagnie low cost. La conclusione è che c’è posto per tutti, e le famiglie, essendo équipes umane piene di vitalità, cercano di essere assistite in base alle loro esigenze e come meritano.

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