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Soffri di emorragie e sanguinamenti? attenzione alla vitamina K

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 10/10/18

Livelli estremamente bassi di vitamina K possono causare emorragie e sanguinamenti di diversa importanza: sangue dal naso, sanguinamento dalle gengive, lividi, fino a gravi emorragie cerebrali.

Che cos’è

Si tratta di una vitamina coinvolta nella coagulazione del sangue. Il “K” è infatti l’iniziale della definizione danese “Koagulation vitamin”.

Dove si trova

La più importante fonte di vitamina K sono le verdure a foglie verdi: spinaci, broccoletti, lattuga. La vitamina K si trova anche nei legumi, negli oli vegetali e in alcuni frutti (ad esempio i mirtilli e i fichi). Gli alimenti di origine animale (carne, formaggio, uova) contengono quantità inferiori di vitamina K. La vitamina K, infine, è anche prodotta dai batteri che vivono nel nostro intestino.

A cosa serve, a cosa fa bene

La vitamina K è fondamentale per un corretto funzionamento della coagulazione del sangue. Ha un ruolo anche nella salute delle ossa.




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Chi può avere bassi livelli di vitamina K

I neonati nei primi mesi di vita possono avere bassi livelli di vitamina K per varie ragioni (per questo si esegue sempre un’iniezione di vitamina K alla nascita).
I livelli di vitamina K possono inoltre essere bassi nei pazienti con una condizione cronica che riduce la capacità di assorbimento a livello intestinale: colite ulcerosa, fibrosi cistica, celiachia. È praticamente impossibile una mancanza di vitamina K dovuta ad una dieta sbilanciata.

Quando sospettare una mancanza di vitamina K

Livelli estremamente bassi di vitamina K possono causare emorragie e sanguinamenti di diversa importanza: sangue dal naso, sanguinamento dalle gengive, lividi, fino a gravi emorragie cerebrali.
Una mancanza di vitamina K provoca anche un indebolimento delle ossa con osteoporosi e aumento del rischio di fratture.

Rischi da eccesso

Un eccesso di vitamina K non è dannoso, se non nel caso in cui si assuma un farmaco anticoagulante (il warfarin). In questo caso, è bene verificare l’assunzione quotidiana di vitamina K con il proprio medico.




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