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Pazienza: coraggio di soffrire e sperare

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Comunità Shalom - pubblicato il 04/10/18
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La pazienza ci permette di affrontare tutto quello che la vita ci presenta di nebulosodi Pasquale Ionáta

È raro che la psicologia faccia considerazioni sulla pazienza. Freud, ad esempio, non vi ha mai fatto riferimento in tutta la sua opera monumentale. Nonostante questo, la pazienza è una delle virtù necessarie, o perfino indispensabili, nel rapporto con gli altri e anche con se stessi.

Qualcuno ha detto che la pazienza è la più eroica delle virtù, proprio perché apparentemente non ha nulla di eroico. Non tutti riescono a viverla, solo coloro che sanno vincere se stessi. Non a caso, uno degli ostacoli più frequenti per avere il buon umore è proprio l’impazienza, che viene ben espressa da un detto cinese: “Si vede un uovo e già lo si vuole sentir cantare”.

In base a una definizione che considero la più corretta, la pazienza è il coraggio di soffrire e di sperare, di saper aspettare il momento giusto per dire la propria, per giudicare, per lamentarsi, per agire. Ed è il coraggio di saper soffrire (dal verbo latino “pati”, da cui “pazienza”).

L’arte della speranza

Ma la pazienza è anche l’arte di avere speranza, di perseverare in modo fiducioso, sapendo che ogni cosa accade a suo tempo.

Ed è proprio così. Nella vita, qualsiasi cosa abbia valore richiede pazienza. Pensiamo alle cose che consideriamo importanti: il rapporto con il coniuge, con il capo al lavoro, con gli amici; il compito di allevare i figli, imparare a suonare il piano, ottenere un titolo o un diploma. Tutte queste cose richiedono tempo e dedizione.

Anche la natura è così. Basta vedere di quanto tempo hanno avuto bisogno le forze naturali per compiere il loro lavoro. Il famoso fiume Colorado ha avuto bisogno di migliaia di secoli per scolpire la sua maestosa scultura, il Grand Canyon. Sono serviti milioni di anni perché si formasse la splendida Cordigliera delle Ande…

E quando proviamo a realizzare qualcosa che sia davvero molto importante è raro ottenere il successo al primo tentativo. Abramo Lincoln perse quattro elezioni prima di diventare Presidente degli Stati Uniti. Thomas Alva Edison fece almeno 2.000 tentativi prima di ottenere buoni risultati con la lampadina elettrica.

Sopportare le contrarietà

La pazienza con se stessi è la capacità di aspettare e di resistere, di sopportare le contrarietà, di compiere un passo dopo l’altro, di risollevarsi dopo essere caduti, di ricominciare sempre, mentre la pazienza nei confronti degli altri significa dar loro del tempo: tempo per parlare, per imparare, per sperimentare, per giustificarsi, per crescere…

Spesso la richiesta di comprensione e di perdono per il passato e la dichiarazione di fiducia nel futuro si esprimono dicendo, come il servo in quel passo del Vangelo, “Abbi pazienza con me”. Per questo la pazienza è la virtù fondamentale di ogni educatore o educatrice.

La pazienza ci permette anche di affrontare tutto ciò che la vita presenta di nebuloso, di insipido, di monotono, facendo abbracciare senza grandi drammi la realtà dei fatti. Non esiste professione che sia ogni giorno fantastica, interessante, attraente. Chi non ha mai sognato di fare cose grandi e di ricoprire incarichi importanti?

Ad esempio, lo studente di Medicina che ha sognato cure straordinarie di rari casi clinici e poi come medico deve occuparsi di banali raffreddori e semplici indigestioni, o il seminarista, entusiasmato per anni per la possibilità di convertire grandi peccatori e che poi, come sacerdote, ascolta quasi esclusivamente i quattro o cinque peccati monotoni dei suoi fedeli abituali.

O ancora, il giovane avvocato che sulle ali della fantasia ha immaginato di pronunciare discorsi infiammati in tribunale e finisce per immergersi nella realtà delle montagne di fogli senza vita. E potremmo continuare a lungo.

La pazienza vince sempre

Nella cultura occidentale, l’uomo è diventato un essere inquieto, prepotente e onnipresente, mentre la donna, tenuta più da parte, può accumulare, senza volerlo, un tesoro di pazienza. È forse in questo senso che vanno intese le misteriose parole di Caterina da Siena: “La pazienza vince sempre, essa non sarà mai sconfitta e rimane sempre donna”.

Per concludere, vediamo cosa diceva Leonardo da Vinci sull’atteggiamento migliore da assumere quando veniamo attaccati, criticati o calunniati dagli altri: “Di fronte alle ingiurie, la pazienza provoca lo stesso effetto delle maglie contro il freddo, perché se si moltiplicano le maglie in base all’aumento del freddo, quel freddo non vi potrà fare alcun male. Allo stesso modo, di fronte alle grandi ingiurie, fate crescere la pazienza, e le ingiurie non potranno offendere la vostra mente”.