Scavata a mano sul fianco di una roccia dai monaci benedettini nel XII secolo
Il villaggio francese di Aubeterre-sur-Dronne, nel dipartimento della Charente, nella regione sud-occidentale francese della Nouvelle-Aquitaine, è considerato dal 1993 uno dei più belli della Francia. Parte della sua bellezza risiede nei suoi tesori architettonici, includendo lo Chateau d’Aubeterre, dell’XI secolo, e la spettacolare chiesa di Saint Jean, una delle chiese sotterranee più grandi del mondo.
Le origini de “l’église souterraine Saint Jean”, letteralmente “la chiesa sotterranea di Saint Jean”, risalgono probabilmente all’XI secolo, quando dei cavalieri che avevano visto le “chiese rocciose” della Terra Santa introdussero il concetto di scavare le chiese nella roccia.
Secondo alcuni storici, tuttavia, le origini di Saint Jean sono ancora più antiche, e c’è chi fa risalire il fonte battesimale della navata centrale al IV secolo. Ciò che è certo è che l’aspetto attuale della chiesa, inclusi un reliquiario di pietra di 6 metri, una grotta che ospita delle reliquie, un fonte battesimale decorato con una croce greca e una cripta, sono stati opera dei monaci benedettini che espansero una struttura sotterranea preesistente nel XII secolo, intagliando a mano la collina calcarea.