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Come aiutare un amico con la depressione?

SAD,DEPRESSED,WOMAN

Joshua Rawson Harris | CC0

Catholic Link - pubblicato il 04/10/18

10 idee pratiche e semplici

di Nory Camargo

La depressione viene descritta come un disturbo caratterizzato da tristezza, malinconia o abbattimento, ma molti non la ritengono una malattia da curare. È urgente comprendere che chi ne soffre ha bisogno di assistenza non solo medica, ma anche psicologica.

Anche se è importante chiarire che esistono vari tipi di depressione, ci sono dei fattori presenti in tutti questi. Tra i segni che possono indicare che qualcuno soffre di questo disturbo figurano tristezza, senso di vuoto, perdita di energia, esaurimento fisico e mentale, difficoltà di concentrazione, ansia, perdita di appetito, isolamento, rifiuto di attività che prima piacevano, senso di colpa o disperazione, insonnia, irritabilità o pensieri suicdi.

Se sapete di qualche amico o familiare che soffre di depressione, ecco alcune attività che potete fare insieme per cercare di scacciare i suoi pensieri negativi, spingerlo a cambiare ambiente e trovare alternative che gli permettano di uscire a poco a poco dalla depressione.

1. Offritevi di cercare un trattamento medico o psicologico

profesional

Se la depressione è arrivata a un punto difficilmente gestibile nel contesto familiare e sociale, bisogna ricorrere a un professionista. Le persone che vivono avvolte dall’ombra della depressione in genere non si entusiasmano all’idea, e per questo non sono loro a cercare in prima persona aiuto medico o psicologico.

Dite al vostro amico che siete disposti ad accompagnarlo in tutto il processo, dal programmare l’appuntamento con un professionista a sedervi nello studio con lui, se è necessario. Il sostegno che si offre non può restare sulla carta. Fategli sapere che può contare su di voi.

2. Offrite la vostra compagnia, anche quando non la vuole

compañia

Non importa quante volte vi rifiuterà o vi griderà in faccia che preferisce stare solo. Offrire a un amico la nostra compagnia non richiede necessariamente una lista ingegnosa di attività. Basta la vostra presenza.

Non dovete parlare se non vuole, ma sforzatevi di accompagnarlo per la maggior parte del tempo. A poco a poco vedrete che la vostra compagnia lo farà sentire meglio o servirà da stimolo per intavolare una conversazione in cui possa liberarsi dal dolore o dall’angoscia che prova.

3. Invitatelo a uscire

paseo

Forse la prima cosa che vi dirà è che ha voglia di tutto fuorché di uscire. In questo processo è importante armarsi di molta pazienza e grande coraggio. Se la persona in questione è un amico o uno stretto familiare, forse conoscete le attività che prima lo riempivano di allegria. Potete portarlo al cinema, a mangiare fuori, a fare una passeggiata, in campeggio, a un concerto, a teatro…

Se rifiuta tutti i vostri inviti, proponetegli di fare qualcosa in casa. Chiedetegli aiuto per cucinare il vostro piatto preferito, portategli vari film perché scelga quello che gli piace di più, fate una lista di serie che possono interessarlo o chiedetegli di qualche compito pendente in casa che possiate fare insieme, come ordinare un album di fotografie, dipingere o fare gli acquisti necessari.

4. Tenetegli la mente occupata

ocupado

Questo punto è collegato al precedente, ma se i vostri impegni accademici o lavorativi vi impediscono di condividere del tempo con quella persona, è una buona idea dargli piccoli compiti per rimanere in contatto durante la giornata. Chiedetegli di ricordarvi l’orario di un impegno, stabilite un’ora per una breve videochiamata, regalategli un libro di cui poter parlare, sfidatelo a vedere una serie televisiva per sapere chi finisce per primo o lasciategli dei bigliettini in luoghi inaspettati di casa.

Ricordate che quando una persona è immersa nella tristezza è difficile far sì che svolga questo tipo di attività con un atteggiamento positivo, o anche semplicemente che lo accetti. Vi raccomando la costanza nell’aiuto che offrite a questa persona, e a non esitare a chiedere aiuto ad altri se lo ritenete opportuno.

5. Chiamatelo e scrivetegli costantemente

llamar

«Estoy Bien» è un ottimo cortometraggio che ritrae la realtà che vivono molte persone affette da depressione. Vi raccomando di vederlo per farvi un’idea di quanto sia importante questo punto. Chiamare e scrivere ai nostri amici è diventato quasi un rituale. La nostra unica forma di comunicazione si limita a volte al cellulare, ma non possiamo pensare che se chiamiamo o scriviamo e non ci viene risposto abbiamo fatto comunque la nostra parte.

Spegnere il cellulare è molto facile, e in un’epoca come la nostra questa azione può diventare un vero incubo. Stabilite un orario per chiamare il vostro amico – può essere al mattino, la sera o a mezzogiorno, l’importante è perseverare per rimanere in contatto. Potete chiamarlo con FaceTime per avere un contatto visivo o usare altre applicazioni come Skype.

6. Ricordategli i suoi momenti migliori

recuerdo

È importante tener conto della causa della depressione. A volte è dovuta alla perdita di una persona cara, a un atto di violenza, di abuso sessuale, a un fallimento importante… Ci sono molti motivi per i quali una persona può cadere in depressione. Ne soffrono anche le madri dopo il parto.

Ricordare all’amico i bei momenti che ha vissuto o i motivi per i quali deve ancora lottare è fondamentale nel processo di aiuto e accompagnamento. Se ha dei figli, potreste ricordargli tutti gli istanti di dolcezza e amore che ha sperimentato da quando sono venuti al mondo. Cercate di fargli rivivere quei momenti che l’hanno reso davvero felice. Mostrategli video o foto che possano farlo ridere e gli ricordino quanto è importante per tutti.

7. Ditegli ogni giorno quanto gli volete bene

abrazo

Dire tutti i giorni “Ti voglio bene” o “Ti amo” è quasi tanto importante quanto ricordare a qualcuno che la sua presenza per voi è preziosa. Sono innumerevoli le volte in cui diamo per scontato che l’altro conosca i nostri sentimenti, e ci arrabbiamo quando qualcun altro ci consiglia di ricordare a una persona quanto le vogliamo bene, rifugiandoci nell’“È ovvio, lo sa che le voglio bene”.

Esprimere l’amore che proviamo per gli altri può non essere facile per qualcuno. Se è il vostro caso, armatevi del coraggio necessario per dire alla persona depressa quanto la apprezzate. Sentirsi valorizzati e amati è confortante, soprattutto nei momenti di difficoltà. Ricordate che certe ferite si curano solo con l’amore.

8. Tenetelo presente nelle vostre preghiere

orar

Non trascurate tutti gli aiuti spirituali che avete. Includere il vostro amico nelle preghiere può diventare una grande opera di misericordia. Affidarvi a Santa Teresina del Bambin Gesù o a San Francesco di Sales può aiutarvi molto. Questi due santi hanno lavorato molto per vincere la sensazione di sentirsi condannati, disperati e schiacciati dal dolore.

Pregare non significa che dobbiate necessariamente trascorrere ore e ore in ginocchio in chiesa. Basta che teniate presente quella persona nel vostro dialogo con Dio. Perseverare nella preghiera può rafforzare anche voi, per rinnovarvi quando sentite che il peso è eccessivo.

9. Ascoltatelo ogni volta che è necessario

escuchar

Quando una persona è depressa, la conversazione per ovvie ragioni non è affatto incoraggiante. Per la persona che la accompagna può essere snervante, ma è l’unico modo per promuovere un dialogo sincero, in cui il depresso si possa sfogare liberamente e si senta a suo agio nell’esprimere ciò che prova.

Il dolore può diminuire notevolmente quando ci liberiamo di tutto quello che abbiamo taciuto o che abbiamo nascosto per paura di essere giudicati.

10. Create un diario di messaggi positivi

diario

È un’idea che potete realizzare con i vostri amici o con la famiglia della persona che state cercando di aiutare. Potete comprare un quaderno o un’agenda in cui scrivere ogni giorno un messaggio di incoraggiamento e condividere aneddoti, fotografie o frasi con cui potergli strappare un sorriso.

Il quaderno può essere passato a rotazione ai vari partecipanti in modo discreto, e quando penserete di averlo terminato potete donarlo alla persona come dimostrazione di affetto e antidoto per i momenti in cui si sente schiacciata dalla tristezza.

Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.
Matteo 11, 28-30

Qui l’originale.

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