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Roberta Morise e la devozione a Maria: è stata la Vergine a condurmi da Lei

ROBERTA MORISE

Instagram I Roberta Morise

Silvia Lucchetti - pubblicato il 03/10/18

"La fede è una dimensione necessaria della mia vita" ha raccontato la conduttrice che si rifugia spesso al santuario della Pietà di Mirto Crosia in Calabria per pregare

Roberta Morise, la splendida modella e conduttrice calabrese che oggi affianca Giancarlo Magalli nello storico programma di Rai2 “I fatti vostri”, ha raccontato a Maria con te la sua devozione alla Madonna, il grande dolore per la perdita del padre e il legame speciale che vive con il santuario della Pietà di Mirto Crosia dove si rifugia per pregare e trovare quel silenzio necessario per ritrovarsi e ascoltare il Signore.

La fede è una dimensione necessaria della mia vita

“Credo che fare silenzio sia assolutamente necessario. Viviamo in un mondo dove tutto è frenetico, dove di parole se ne dicono fin troppe. Io ho bisogno, sento la necessità di isolarmi ogni tanto, nella chiesetta di Crosia piuttosto che tra le mura di casa mia. Il silenzio della preghiera è fondamentale. È necessario ascoltarsi e allo stesso tempo rivolgersi a qualcuno di più grande di noi. Chiedere aiuto è umano. Io l’ho sempre fatto. La fede è una dimensione necessaria della mia vita” (Maria con te)



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La sua passione? Il canto!

Roberta, 32 anni, originaria di Cirò Marina, sorriso dolce, occhi castani luminosi, bellezza mediterranea, si è fatta conoscere dagli italiani con la partecipazione nel 2004 a Miss Italia dove ha guadagnato il quarto posto. Da lì la sua carriera è sbocciata: tante trasmissioni, l’approdo a L’eredità dove è stata una Professoressa per tre anni consecutivi conquistando l’affetto del pubblico, poi l’esperienza con i motori nel programma Easy Driver e la parentesi a Sky insieme a Diego Vergassola nella trasmissione Sei in un Paese meraviglioso. A settembre è approdata su Rai2 dove oltre alla conduzione mette in campo un’altra sua grande passione: il canto.

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La morte del padre: “Affidarmi a Gesù era la mia consolazione”

La conduttrice ha raccontato come la sua fede, trasmessa dai genitori, ha vacillato dopo la morte del padre. Nonostante le domande, il dolore, la rabbia confida che riusciva a trovare pace solo la sera quando con il segno della croce si affidava al Signore:

“Sono sempre stata credente, sin da bambina. Poi, più tardi, quando a 18 anni ho perso papà, lo sono stata a fasi alterne. A volte di più, a volte quasi per nulla. In momenti come quelli il dolore è così grande che ricerchi perdutamente quel conforto, ma al tempo stesso, a volte, maledici. Sicuramente, però, la cosa che mi faceva stare meglio in quel periodo durissimo era la sera quando nel silenzio della mia camera, sul mio letto, facevo un segno della croce. Affidarmi in quel gesto a Gesù era la mia consolazione”. (Maria con te)

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La Vergine Maria mi guida

Roberta è molto devota alla Madonna che l’ha sostenuta e guidata dopo la morte di suo padre. Ogni giorno ringrazia Maria per l’aiuto e la protezione materna che le dona in ogni circostanza della vita. Affida a lei la sua famiglia: la mamma, la sorella e l’adorato nipotino. 

“Sono molto legata alla figura di Maria, mi fa stare bene pensare di essere guidata, mi consola. (…) Non prego mai per me. Per mia mamma e mia sorella sempre, e naturalmente ne ho una fondamentale che è quella di vegliare e proteggere il mio nipotino che è stato capace di riportare il sole in casa mia. (…) Alla Madonna parlo spesso di lui. E poi ringrazio continuamente. La mia vita è bellissima, non potrei chiedere di meglio”. (Ibidem)

massimo dapporto

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La grazia più grande che mi fatto la Madonna

La parte che più colpisce dell’intervista è quando la presentatrice racconta la grazia più grande che le ha concesso la Vergine. Il lettore si aspetterebbe un segno prodigioso e invece Roberta con parole semplici ma ricche di gratitudine confida che il dono più grande è stato quella di non annegare nel dolore, di conservare, nonostante le tempeste della vita, il sorriso sulle labbra che le ha permesso di aiutare se stessa e la sua famiglia.

“La grazie più grande è stata sicuramente quella di essere stata una roccia per la mia famiglia, per mia mamma e mia sorella che sono caratterialmente più fragili di me. La morte prematura di mio papà ci ha fortemente provate. E a posteriori credo di aver avuto una forza superiore a quello che io stessa potessi immaginare. A diciotto anni non è facile ritrovarsi in una città nuova, Roma, dove mi ero trasferita per lavoro, con alle spalle la tragedia che ci era capitata, dover affrontare una nuova vita senza di lui e con una mamma disperata che si è ritrovata vedova a 40 anni con due figlie di cui prendersi cura. La grazia che ho ricevuto in questi anni è stata proprio quella di non abbattermi e di aver affrontato la vita, nonostante tutto, con il sorriso, perché davvero io quello non l’ho mai perso. Per questo tutti i giorni ringrazio la Madonna”. (Maria con te)

Sono molto legata al santuario della Pietà di Mirto Crosia

La presentatrice confida il suo profondo legame con la Madonna della Pietà “incontrata” al santuario di Mirto Crosia dove capitò provvidenzialmente insieme alla mamma e ad un suo amico, ricevendo in quel luogo davanti la statua della Vergine una beatitudine grande:

“(…) sono molto legata al santuario della Pietà di Mirto Crosia, non lontano dalla città dove sono cresciuta. Ho conosciuto questo luogo mariano attraverso una mia amica, una ragazza dolcissima di nome Anna Biasi. (…) Si narra che lei abbia avuto nel 1987 delle apparizioni della Madonna proprio in quella chiesetta. Per quanto mi riguarda al di là della veridicità delle stesse, tutto questo ha poco conto. Anna è una mia amica, una persona con la quale prego (…) lei mi ha avvicinato tantissimo alla storia di questo santuario.” (Ibidem)

E poi:

Io avevo il desiderio di andarvi ma sono finita lì per caso. Dovevamo recarci a Cosenza, ero in macchina con mia mamma e un mio amico, poi, invece, per una deviazione improvvisa ci siamo ritrovati a pochi chilometri dalla Pietà di Mirto Crosia. La strada per raggiungere il luogo è piena di curve, terribile. E mentre andavo su ho sentito delle vibrazioni particolari, uno stato di beatitudine che mi ha devastato in senso positivo. Arrivata lì, dentro quell’umilissima chiesetta ho provato davanti a Maria una grande pace. Dico sempre che è stata la strada che mi ha portata lì o forse la Madonna che ha fatto in modo che la raggiungessi”. (Maria con te)

Mi viene in mente la frase di papa Francesco: “Se vogliamo essere cristiani dobbiamo essere mariani“.


ANNA MAGNANI

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