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Come un cattolico lotta santamente con la confusione di genere

GENDER CONFUSIONE GENERE

Chstity Projetc

Roberta Sciamplicotti - pubblicato il 29/09/18

La confusione di genere “è un nuovo problema per il mondo e per la Chiesa”, da gestire “con sensibilità”

La confusione di genere “si manifesta in dozzine di modi ed è un nuovo problema per il mondo e per la Chiesa”, rappresentando “una realtà reale e pericolosa”. “Non si può fingere che non ci sia, e bisogna gestirla con sensibilità. La sessualità è la cosa più fragile che abbia mai conosciuto”.

Ad affermarlo è un ragazzo della Florida (Stati Uniti) che ha scelto il nome fittizio Sam Stark e dice di sé: “Sono un cattolico di poco più di vent’anni, prego ogni giorno e la mia croce in questa vita è la confusione a livello di genere”.

La confusione di genere “significa cose diverse per persone diverse”, spiega in una riflessione ripresa dal blog del Chastity Project, una forma di apostolato della purezza fatto conoscere in tutto il mondo grazie a Jason e Crystalina Evert. Per lui “vuol dire che non ho un’idea o una comprensione di base della mia sessualità”.

“In certi giorni mi interessa uscire con una ragazza, in altri vorrei avere un ragazzo”, ammette. “Certi giorni penso che dovrei essere una ragazza, e altri giorni sono piuttosto certo di essere asessuale”.

Il ragazzo spiega quello che prova usando un paragone forte: “Se siete mai stati sul punto di annegare conoscete la paura di non essere in grado di riemergere, o anche solo di riuscire a respirare abbastanza da sopravvivere. Potete aver sperimentato il terrore di non sapere quale sia la strada giusta e quale quella sbagliata. A livello emotivo è così”.

“Certi giorni sento di riuscire a gestire bene la cosa, e posso anche non pensarci affatto. Altri giorni mi perdo completamente nel dolore e nell’ansia e mi chiedo come poter convivere con questa situazione, o se voglio ancora vivere”.

“Sam” ammette di scrivere “perché ci sono tanti giovani nella Chiesa oggi che lottano con la confusione di genere, che si esprima nell’attrazione dello stesso sesso, nel desiderio di essere un membro del sesso opposto o in uno dei tanti altri modi”.

Tre consigli

In questo contesto, “Sam” vuole condividere alcuni pensieri “perché nell’ultimo anno o giù di lì Dio mi ha insegnato molto su me stesso e su come vivere la sofferenza quotidiana che rappresentano attrazione omosessuale, transgenderismo, confusione, ansia e disperazione”.

Ecco quindi tre suggerimenti, il primo dei quali è “parlare con qualcuno di cui vi fidate ciecamente” – “un sacerdote, i vostri genitori”. “Sam” raccomanda “caldamente una figura che abbia autorità nella vostra vita, qualcuno che sapete reagirà con amore e incoraggiamento”.

“Parlando mi sono tolto un grosso peso dalle spalle, ma so anche che non bisogna parlare con tutti. Ho molti cari amici che non immaginano che soffra per questa situazione”. Anche per questo il ragazzo usa lo pseudonimo Sam Stark, “perché ci sono molte persone nella mia vita che non sono ancora pronte a conoscere questa croce, e per me va bene”. “Ditelo a qualcuno, ma non a tutti”.

Il secondo consiglio è “pregare, ogni giorno”. “Consacratevi alla nostra Beata Madre. Maria scioglie i nodi, e da quando mi sono consacrato a Gesù attraverso di Lei le cose hanno iniziato a rivelarsi e ad avere senso. Non un senso completo, ma sto capendo di più su me stesso e su come vivere e amare in questa situazione”.

L’ultimo consiglio di “Sam” è “sapere che siete stati creati intenzionalmente”. “Dio vi ha dato un corpo maschile e vi ha inserito un’anima maschile o vi ha dato un corpo femminile e vi ha inserito un’anima femminile. Non importa la sofferenza, non importa il dolore o la confusione – e credetemi che li capisco tutti -, aggrappatevi saldamente a questa verità. Lui è buono, sempre, e ha sempre un progetto”.

“Sam” ricorda anche che “Dio vince sempre” e che ha capito che “forse il motivo per cui mi viene permesso di soffrire per questo è il fatto di poter raggiungere i miei fratelli e le mie sorelle che soffrono in silenzio e indicare loro la luce”.

“Dio vi ama e vuole che guariate”, conclude. “E Lui può farlo”.

Sam è sempre disponibile per chiacchierare “anima ad anima”. Tra le sue fonti di ispirazione ci sono il beato Pier Giorgio Frassati e la beata Chiara Luce Badano. Può essere contattato all’indirizzo samstarkwriter@outlook.com.

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