In diversi casi si tratterebbe delle cosiddette "Comunioni al volo"
Quando si parla di miracolo eucaristico si pensa subito ad un’ostia sanguinante. Ma ce ne sono di diversi tipi. E possono riguardare anche prodigi dell’Eucaristia avvenuti in presenza di angeli.
In “Gli angeli e la santa eucaristia” (Edizioni Segno), lo studioso don Marcello Stanzione – parroco dell’Abbazia di Santa Maria Nova a Campagna (SA) – evidenzia che ci sarebbero almeno quattro miracoli eucaristici – avvenuti in Italia – che hanno visto protagonisti alcuni santi e beati, insieme a degli angeli.
1) San Gerardo Maiella
Nel 1735 San Gerardoaveva nove anni. La domenica e nelle altre festività andava a Messa con i suoi genitori, Domenico e Benedetta Galella.
Ogni domenica chiedeva di fare la Comunione, ma avendo solo 9 anni avrebbe dovuto attendere altre 3 anni prima di poter accedere al Sacramento. Eppure Gerardo insisteva: “Io amo Gesù Eucaristia, ciò che conta è il cuore sincero, non l’età”. Ma il celebrante rimaneva sempre inflessibile.
“Va via, disturbi”
Una domenica in cui il celebrante, forse non di buon umore, vide il piccolo Gerardo ai piedi dell’altare, gli gridò: “Va via, disturbi!”.
Gerardo, mortificato, tornò indietro, piangendo. Pianse fino a casa e non smetteva di chiedere a Gesù, che più volte gli si era mostrato sotto le sembianze di Bambino, offrendogli saporiti pani celesti, di esaudire il suo desiderio.
La notte di quella stessa domenica, mentre Gerardino si preparava ad andare a letto, ecco che, in un bagliore di luce, gli apparve l’arcangelo san Michele in sembianze umane. Aveva in mano una pisside, prese l’Ostia magna e la depose sulla lingua di Gerardo.
Il parroco, certamente non di buon umore, venuto a conoscenza della Comunione angelica, non aspettò più i 12 anni, visto che oramai l’aveva fatta, per cui, ogni domenica gli somministrava Gesù Eucaristia.
2) Beata Imelda Lambertini
A nove anni i genitori, benestanti, mandarono la beata Imelda Lambertini di Bologna studiare dalle Suore domenicane di Val di Pietra in Bologna. Imelda iniziò a chiedere al cappellano delle Suore il permesso di ricevere la Santa Comunione. Ma egli la negò perché doveva aspettare i 14 anni di età.