Gli spiriti angelici sarebbero le forze che mettono in movimento gli agenti naturali (pioggia, vento, mari, fiumi, ecc). Lo sostengono San Tommaso e Sant'Agostino e diversi altri Padri della Chiesa
Si avvicina la XIV edizione del meeting nazionale sugli angeli. L’appuntamento è alla basilica di San Giuseppe al Trionfale, a Roma, il 29 e 30 settembre. Il tema del meeting, in questa edizione, è il rapporto tra gli angeli e l’ecologia.
Proprio come l’ecologia ci insegna ad usare e non abusare della natura – sostiene l’angelologo Don Marcello Stanzione, autore di “Gli Angeli e l’ecologia” (edizioni Segno) – così la dottrina sugli angeli ci insegna che non tutte le cose sono a nostra disposizione. Tutto ciò che c’è, è per la gloria di Dio. Tutto ciò che esiste è disposto secondo un piano provvidenziale di Dio.
Secondo l’angiologia, queste creature spirituali ci aiutano a preservare il creato. Non a caso San Michele Arcangelo è considerato il patrono “non ufficiale” degli ecologisti proprio perché è l’angelo che combatte il demonio (che invecesi impegna a distruggere l’equilibrio ecologico del nostro pianeta).

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Custodi di creato, piante e acque
I primi Padri della Chiesa, sant’Ambrogio e sant’Ilario (J. Tourmel, “Storia dell’angelologia dai tempi apostolici alla fine del V secolo”, rivista di storia e di letteratura religiosa, 1898) attribuiscono agli angeli quel ruolo di custodi degli uomini, degli animali, delle piante e delle acque. Atenagora riconosce loro il governo del cielo e di tutti gli elementi. Epifanio fa menzione dell’angelo del tuono, dei lampi e del calore. Così anche le singole nazioni per l’Ebraismo sono soggette alla custodia di un angelo e tale idea fu conservata anche nell’antichità cristiana.

Ciascun oggetto è affidato ad un angelo
I Padri, senza alcuna difficoltà, pongono sotto la vigilanza e la guida degli angeli tutto il mondo della materia inorganica e animata, le stelle, gli astri, la terra, gli elementi, le piante, gli animali, le nazioni, i popoli, l’uomo. Per esempio Origene, sant’Ambrogio, sant’Agostino ammettono che ciascun oggetto, gli elementi, gli astri fino agli insetti sono affidati alla custodia di un angelo particolare.

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“La potenza invisibile” di Sant’Agostino
A tale proposito sant’Agostino scrive: “Riteniamo per certo che in questo mondo ogni creatura visibile è affidata ad una potenza invisibile secondo la testimonianza più volte ripetuta nella stessa Scrittura” (De diversis questionibus octoginta tribus liber, Pl, 40,11-40, q. 83 e seg.). In questa direzione la teologia cattolica va quindi d’accordo con la migliore filosofia ed infatti san Tommaso d’Aquino asserisce: “Tutti gli esseri corporei sono governa- ti e mantenuti nell’ordine da esseri spirituali, tutte le creature visibili sono sostenute da creature invisibili” (summa Theol., p. I, q. XLV, a. 3).
Motori “subordinati” a Dio
L’angelologia sostiene che gli angeli mettono in movimento, grazie alla virtù divina, le sfere celesti e tutte le forze vive della natura. Essi sono dei motori secondi subordinati al primo motore che è Dio.