Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori: applicare in modo pratico il documento del 2011 della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ecco i Paesi dove la prevenzione "funziona" meglio
Un documento che suona come un tentativo di curare una malattia che già da qualche anno era esplosa in molte diocesi mondiali: la copertura, da parte dei vescovi, degli abusi sessuali compiuti dai propri sacerdoti. Insabbiare per non dare “scandalo” e far parlare in negativo, il meno possibile, della Chiesa diocesana.
“Risposte adeguate”
Il documento aveva una premessa chiara: «Tra le importanti responsabilità del Vescovo diocesano al fine di assicurare il bene comune dei fedeli e, specialmente, la protezione dei bambini e dei giovani, c’è il dovere di dare una risposta adeguata ai casi eventuali di abuso sessuale su minori commesso da chierici nella sua diocesi».
«Tale risposta comporta l’istituzione di procedure adatte ad assistere le vittime di tali abusi, nonché la formazione della comunità ecclesiale in vista della protezione dei minori. Detta risposta dovrà provvedere all’applicazione del diritto canonico in materia, e, allo stesso tempo, tener conto delle disposizioni delle leggi civili».
Le cinque aree
Da qui la Congregazione aveva definito cinque aree tematiche (vittime abuso – protezioni minori – formazione sacerdote – accompagnamento sacerdote – cooperazione con le autorità civili) sule quali le Conferenze Episcopali avrebbero dovuto lavorare.
E sopratutto 9 osservazioni da seguire nella stesura dei documenti da parte delle singole Conferenze Episcopali. Tra esse: privacy e assistenza psicologica e spirituale alle vittime; informare il chierico del procedimento nei suoi confronti, escludendo il ritorno al ministero dello stesso se pericoloso per i minori e se è motivo di scandalo per la sua comunità, il ruolo forte del vescovo sia nell’indagine, sia per la salvaguardia della vittime.
Da allora chi si è mosso in modo più efficace per la tutela delle vittime di abusi sessuali di sacerdoti e sulla prevenzione del fenomeno? Spiega ad Aleteia il teologo Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori istituita da Papa Francesco, e presidente del Centro per la protezione dei minori della Pontificia Università Gregoriana, che in Paesi come Stati Uniti, Irlanda, Germania, Australia, Inghilterra si è registrato un drastico calo dei casi di pedofilia che hanno visto protagonisti esponenti del clero.
I 301 preti della Pennsylvania
Non inganni il caso della Pennsylvania: negli ultimi 15 anni, cioè da quando le diocesi si sono dotate di strumenti concreti per arginare il fenomeno, i casi di indagine sono stati tre. Un numero completamente diverso dai quasi 300 sacerdoti accusati, registrati dal 1940 all’inizio degli anni 2000, oggetto dell’inchiesta condotta dal Gran Giurì dello Stato americano.