Il primo: “Non invocate ragioni religiose: non serve uscire dalla laicità totale per dimostrare le proprie ragioni”Padre Celso Pôrto Nogueira esercita il suo ministero sacerdotale come parroco a Vila Velha (Espírito Santo, Brasile). Sul suo profilo Facebook ha condiviso di recente una proposta saggia che dovrebbe essere presa in considerazione da tutti i cattolici in questo momento di intensi attacchi della cultura dello scarto alla cultura della vita.
Tre consigli ai cristiani che dibattono sull’aborto:
– Non invocate ragioni religiose. Il vostro interlocutore non ci crede e non è obbligato a farlo, e userà la vostra fede per sminuire le vostre argomentazioni, per quanto possa essere scientifico e obiettivo. Mantenete la conversazione sul piano della laicità totale; non serve allontanarsi da questa per dimostrare le proprie ragioni.
– Ricordate a voi stessi e al vostro interlocutore che come cittadini avete il pieno diritto di prendere posizione in qualsiasi dibattito pubblico. La vostra fede non vi rende cittadini di seconda categoria. In un Paese laico tutti, indipendentemente dalla propria fede o dalla mancanza di essa, hanno il diritto di opinare e lottare democraticamente per le proprie convinzioni.
– Mostrate che siete cristiani in un altro modo: trattando con rispetto l’interlocutore, per quanto possano essere assurde ed errate le sue ragioni e per quanto vi offenda o vi ridicolizzi. Combattiamo gli errori, non le persone. Amiamo tutti, anche chi sbaglia e chi ci odia. Vinciamo il male con il bene, la morte con la vita, l’odio con l’amore. “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli”.
I commenti degli internauti
I commenti pubblici degli internauti in reazione alla proposta di padre Celso mostrano in modo piuttosto chiaro il sostegno a questa prospettiva.
Una follower ha postato quanto segue: “Le sue parole sono state una correzione per me! Quanto è difficile non nutrire sentimenti di rabbia nei confronti delle persone che difendono una cosa così abominevole! Non è ad ogni modo la logica o la mia indignazione che convertirà le persone, ma l’amore”.
Un altro internauta ha osservato che sono in grande misura gli ativisti a favore dell’aborto che in genere sviliscono la discussione menzionando fuori dal contesto i punti di vista religiosi di chi difende la vita della madre e del bambino:
“Raramente, per non dire mai, vedo persone religiose che usano argomentazioni religiose nel dibattito. Restano sempre sull’aspetto filosofico/etico/scientifico/giuridico. Sono in genere gli atei abortisti ad avanzare argomentazioni religiose”.