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Cardinal Bagnasco: Genova non è crollata, rinascerà da questa ferita (VIDEO)

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©MASSIMILIANO MIGLIORATO/CPP

Lucandrea Massaro - pubblicato il 18/08/18

“Dobbiamo stringerci gli uni con gli altri e rinnovare la fiducia, altrimenti diventa tutto veleno, ombre, tenebre, contrapposizione, lotta. Non smettere di guardare in alto, anche se in certi momenti è difficile e ricordare che il Ponte è crollato, ma Genova non è crollata”, così il cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova ai microfoni di SkyTg24 a proposito della tragedia che ha investito la sua città con il crollo del “Ponte Morandi”.




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In un clima di tensione e di diffidenza verso le istituzioni molti hanno deciso di non partecipare ai funerali di Stato che proprio monsignor Bagnasco celebrati oggi in Cattedrale, e hanno preferito esequie in forma privata.

“Ognuno ha fatto la sua scelta e nessuno ha il diritto di entrare in queste scelte” ribadisce Bagnasco, per il quale “sicuramente la presenza del capo dello Stato domani dichiara la vicinanza dello Stato il più possibile operativa e tempestiva”.

Intervistato subito dopo il crollo dal Sir, Bagnasco diceva:

Genova è stata ferita da questa tragedia, però non sarà assolutamente piegata. Anzi, ne uscirà consolidata nel suo spirito di solidarietà che fa parte del suo animo e per quell’aiuto concreto di cui ha sempre dato prova al suo interno e anche oltre se stessa. La Chiesa locale ha già organizzato diverse iniziativa di preghiera e sostegno. La Chiesa è vicina, come già avvenuto in passato, nelle alluvioni e nella caduta del molo Giano. Tragedie che sono ancora nel cuore della città. Attraverso le parrocchie, in modo particolare, attraverso i parroci più interessati, nel territorio in cui si è consumata la tragedia, sono già in atto delle operazioni per alcune persone sfollate per motivi di prudenza.




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Oltre mille persone hanno voluto rendere un saluto alle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova, portando un cero, una candela o una preghiera. Dopo una breve processione all’interno del quartiere, i presenti si sono riuniti sul ponte antistante a quello crollato, nei pressi della “Madonnina del ponte”. Un minuto di silenzio concluso con le sirene dell’ambulanza spiegate ha concluso l’iniziativa (Repubblica)

Nel frattempo, grazie al lavoro prezioso dei Vigili del Fuoco, sappiamo che (purtroppo) la conta dei morti è salita a 41.

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