Guardate che bravo questo dottore che riesce a distrarre il bimbo prima, durante e dopo l’iniezione! Basta un po’ di collaborazione da parte del papà, il giusto contatto visivo, un po’ di ritmo e i giochi sono fatti.
Questo medico distrae o meglio attrae l’attenzione di un bambino (e probabilmente anche degli altri che seguiranno) canticchiando e “suonando” con la bocca come fosse una buffa, simpatica banda che passa per le vie del paese. Fintanto che occorre la piccola siringa pare una bacchetta da direttore d’orchestra; non appena la garza col disinfettante è passata con decisione sulla porzione di una cosciotta morbida ecco che il polso diventa fermo e il gesto sicuro. Ma sopratutto rapidissimo…
Fatto!
Il bimbo in effetti accusa il colpo ma non piange; forse avrà sentito un acuto bruciore ma non gli avrà dato troppo peso perché davanti ai suoi occhietti un po’ interrogativi hanno iniziato a svolazzare tante meravigliose bolle di sapone. E quelle sono decisamente più importanti ed emozionanti di quello strano doloretto alla coscia che boh, forse ora che ci penso…è già passato!
Quel che ricordo da bambina delle temutissime vaccinazioni era l’ansia terribile che accumulavo nell’attesa; certo ero più grandicella e di sicuro le bolle di sapone non avrebbero sortito lo stesso effetto ottenuto sui neonati; ma magari, che so, una musicassetta degli Europe in sottofondo, delle diapositive o altro che la fantasia di quei pur bravi medici negli anni ottanta avrebbe potuto escogitare avrebbe rallentato la tachicardia e distratto la mia mente tutta intenta ad pregustare il dolore della terribile iniezione. Ah già fatto? Ah; n effetti non ha fatto tanto male.