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Perché in alcune chiese il tabernacolo è coperto da un velo?

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ARAUTOS DO EVANGELHO - pubblicato il 08/08/18

Il velo che copre alcuni tabernacoli ha un nome specifico e un significato molto speciale

In alcune chiese possiamo vedere un velo, o una piccola tenda, che copre la porta del tabernacolo. Questo velo, chiamato conopeo, è intimamente collegato alla lampada del Santissimo Sacramento.

Entrambi fanno parte degli ornamenti liturgici e dei simboli utilizzati dalla Chiesa cattolica per sottolineare la dignità del luogo in cui si conservano le specie eucaristiche, nelle quali Nostro Signore Gesù Cristo è presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

Il conopeo ha accompagnato l’evoluzione della forma del tabernacolo nel corso dei secoli. Agli inizi del cristianesimo, il Santissimo Sacramento era conservato in un recipiente sospeso sull’altare e totalmente coperto da un velo. Questo costume si conserva ancora in alcuni riti orientali della Chiesa cattolica.

Nel conopeo vediamo un riferimento al velo del Tempio di Gerusalemme, che separava il Luogo Santo dal Luogo Santissimo, chiamato anche Sancta Sanctorum, in cui poteva entrare solo il sommo sacerdote.

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Come la lampada del Santissimo Sacramento, simbolo della luce che ardeva continuamente nel Tempio, indicava agli israeliti la presenza di Dio tra loro, così nelle nostre chiese il conopeo e la lampada accesa indicano la presenza di Gesù Cristo vivo nel tabernacolo.

In base alle norme liturgiche, in tutti i giorni dell’anno si può usare il conopeo bianco, colore dell’Eucaristia, e si può cambiare in base al colore liturgico del giorno: verde nel Tempo Ordinario, viola in Avvento e in Quaresima, bianco nelle festività della Madonna, delle vergini e dei santi non martiri, rosso nelle commemorazioni di Nostro Signore Gesù Cristo e dei martiri.

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