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La bella vita falsa che molti sentono il bisogno di mostrare

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Provocações Filosóficas - pubblicato il 31/07/18

Ci sono persone così preoccupate di fare bella figura e di essere gradite che finiscono per perdere se stesse

Ci sono persone così preoccupate di fare bella figura e di essere gradite che finiscono per perdere se stesse. Sono tanti quelli che si nascondono dietro grandi menzogne e col passare del tempo perdono la nozione della realtà, non riuscendo più a vivere da persone vere.

Siamo condizionati dal successo altrui e incentivati ad essere uguali. Ci rendiamo conto a malapena che in certe situazioni dietro una foto postata ci sono quasi sempre delle maschere. Quasi sempre ci sono persone con l’anima ferita che cercano di mostrarsi forti.

Quando la persona si lascia sedurre dalle tentazioni dell’ego e della vanità, finisce per offrire la sua vita per un viaggio di sola andata. Cercare di competere con il mondo è il modo migliore e più rapido per essere sconfitti.

La maggior parte delle volte postiamo solo quello che vogliamo che gli altri vedano, quello che vogliamo essere (e che molte volte non siamo). La verità non è sempre mostrata.




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Mille filtri per arrivare alla foto perfetta. Quante volte, in cerca dell’approvazione altrui, dipingiamo un quadro del tutto diverso dalla realtà? Non è sempre quello che sembra, vediamo persone che stanno per cadere in un precipizio ma vogliono che tutti pensino il contrario.

La ricerca malata dei “Mi piace” trasforma le persone in ostaggi delle loro menzogne. I post degli altri diventano una provocazione, e bisogna mostrarsi migliori. Cambiare le apparenze non basta più, bisogna fingere un’altra vita.

In realtà, ci sono casi in cui la differenza di apparenze tra la persona reale e quella mostrata sullo schermo del computer è così grande che nella maggior parte dei casi è incredibile. Sono figure diverse, quasi irriconoscibili quando vengono affiancate.

La società si riconfigura quando si proietta un’immagine vittoriosa. C’è un’accettazione maggiore. C’è una glorificazione dell’essere belli, ricchi e perfetti, e non inquadrarsi in questo fa male, influendo sull’autostima o troppo scossa o troppo elevata. Paradossi difficili da comprendere.

C’è un sogno di consumo che fa sentire molti insicuri e tristi. Un sogno di consumo che fa sì che molti si mostrino allegri e di successo. Un sogno di superare quello che sono apparentemente le persone comuni.

I profili sono così perfetti, le persone così allegre, le foto così belle, i pasti così gustosi, i selfie così incredibili, le feste così chic, gli amici così sorridenti, le famiglie così impeccabili, gli impieghi importanti, i viaggi indimenticabili, i vestiti più cari… la miglior vita possibile!

Dopo la soddisfazione dei vari “Mi piace”, queste azioni viziano e tendono a volersi ripetere. Quando tutto ciò è vero e si vive realmente una vita del genere, è troppo bello esporre le proprie conquiste, ostentare il successo e lavorare sul marketing personale. Può far parte della quotidianità del vanitoso.

Il pericolo è quando buona parte di ciò che viene mostrato non è reale. C’è il rischio di essere scoperti e che il castello crolli. Il piacere può diventare dolore, la bellezza vergogna e i sorrisi pianto.

È difficile pensare che attualmente i livelli di felicità, realizzazione e successo delle persone siano calcolati dal numero di “Mi piace” e cuoricini sul loro profilo, apprezzamenti spesso dati da persone che neanche conoscono.




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Spesso cerchiamo di replicare nella nostra vita la falsa prosperità che constatiamo in quella altrui, ma non sempre ci riusciamo.

La vita non ci chiede perfezione, ma la società sì, gli amici sì, la famiglia sì, e quindi proiettiamo un’immagine da vincenti per risultare graditi.

Quel limite tra il reale e il virtuale ci porta a una riflessione su ciò che facciamo e su quanto siamo invidiosi di quello che gli altri fanno meglio di noi. È come se la felicità interiore avesse qualche senso solo se gli altri la vedono e la apprezzano. Come se la felicità altrui fosse qualcosa che suscita invidia.

Spesso pensiamo di non essere abbastanza. Proviamo invidia. Sentiamo che non arriviamo, ma non vogliamo ammetterlo.

Se avete bisogno di cambiare atteggiamento e di nascondere le vostre verità per adattarvi al mondo, sappiate che niente di tutto questo vi renderà felici o più accettati, né più belli o di maggior successo. Quando vi mostrate grandi per qualcosa che non avete costruito il crollo è certo, e la vostra piccolezza prima o poi emergerà.

Non c’è nessuno che non abbia bisogno di miglioramento, dev’esserci sempre un’ispirazione che ci guidi, ma bisogna respingere gli errori e accettare chi siamo. Se abbiamo un cuore buono, questo si aprirà e creerà spazio per ricevere energia positiva. Solo un cuore pieno di allegria e verità può riempire un’anima di felicità.

È l’anima che si deve mostrare felice, non quella foto truccata delle reti sociali.

Solo per questo vale la pena di lottare per mostrarci come siamo. Non permettete che la vanità vi impedisca di percorrere solo le vie della verità.

Solo la verità dev’essere mostrata, anche se non ci nobilita, anche se non ci fa crescere, anche se non ci mette su un palco e non ci offre premi e lodi.

Dobbiamo capire che solo la verità conta. Solo la verità è nobile, solo lei interessa. L’immagine vera è l’unica cosa che dobbiamo mostrare davvero.

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