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Il trucco gesuita per guarire le ferite del passato

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padre Michael Rennier - pubblicato il 30/07/18
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Questa guida pratica in 5 passi di Sant’Ignazio può aprire la strada alla guarigione…Spesso le emozioni nascono da una fonte misteriosa dentro di me, e mi ritrovo ad essere ansioso o annoiato senza sapere perché. In genere non saprei dire perché ho una brutta giornata e ho problemi a risolvere la questione perché, come mi ha detto uno psicologo, non so in ogni momento quello che sto provando. Ciò vuol dire che spesso mi comporto in modi poco sani perché mi porto dietro ferite del passato ignorando perfino come continuino a influire su di me. È solo in seguito che rifletto e comprendo il motivo.

Per quanto possano essere piccole le mie ferite, lotto per gettarmele alle spalle. Come pastore, parlo con persone che cercano aiuto e preghiera e scopro che le ferite e i traumi passati possono influire come una ferita aperta. Può essere un ricordo d’infanzia o un evento più recente, ma se non lo si affronta continuerà ad avere un effetto negativo. La mancanza di guarigione interiore può distruggere matrimoni e amicizie, ci fa comportare in modi autodistruttivi e può rendere impossibile la pace interiore.

E allora come possiamo guarire e andare avanti?

Ce lo può dire Sant’Ignazio di Loyola, sacerdote del XVI secolo e fondatore dei Gesuiti. La sua vita è stata segnata da molti eventi che hanno provocato dei traumi. Sua madre è morta quando lui era piccolo, è stato coinvolto in vari scontri violenti, ha ucciso un uomo in un duello e si è visto menomare una gamba da una palla di cannone in battaglia. La ferita lo costrinse a sottoporsi a vari interventi chirurgici senza anestesia. È stato durante il suo recupero che ha iniziato a contemplare la sua vita e a mettere in atto dei cambiamenti. Alla fine ha pubblicato i suoi Esercizi Spirituali, che descrivono in modo dettagliato il suo metodo pratico per raggiungere la libertà spirituale. Parte di questo processo, chiamato Esame, è utile per esaminare le ferite e gli errori del passato, e le motivazioni delle proprie azioni.

Ecco la sua meditazione quotidiana in cinque passi che aiuta a gettare luce sulle ferite del passato e spiana la strada alla guarigione.

Cercare illuminazione

Con questo, Sant’Ignazio significa che dovremmo ampliare la nostra prospettiva. È fin troppo semplice concentrarsi sulle ferite del passato e permettere loro di forgiare la nostra identità, che è il motivo per il quale quel peso nel corso del tempo fa isolare. È estremamente utile vederci con occhi nuovi. Ignazio pensava in particolare a cercare una prospettiva divina, ma è anche positivo cercare il sostegno di amici e familiari.

Rendere grazie

Quando sono ansioso o soffro, la mia mente si concentra costantemente sulle mie preoccupazioni, il che non fa altro che aumentare il dolore. Gli psicologi concordano con Sant’Ignazio sul fatto che per spezzare un ciclo mentale negativo è importante concentrarsi sulle esperienze positive. Ciò non cancellerà il dolore, ma offrirà uno spazio di “respiro emotivo” assai necessario.

Conoscere le proprie emozioni

Guardate la situazione in modo onesto, considerando quali ferite si possono essere accumulate e quali ferite del passato sono ancora pendenti. Spesso alla fine della giornata mi prendo del tempo per riflettere e considerare onestamente a che punto mi trovo, chiedendomi quali emozioni sto sperimentando e identificandone la fonte. Le emozioni forti significano che devo approfondire un po’ cosa sta accadendo nella mia anima. Gli psicologi concordano sul fatto che è fondamentale effettuare questa revisione, identificare le emozioni e lavorare per comprenderle.

Essere responsabili

È difficile, ma indipendentemente da chi mi ha ferito non posso usarlo come scusa per i miei errori. Uno dei passi verso la guarigione è spezzare il ciclo del comportarsi male. Anche se sono influenzato negativamente dalle ferite del passato, non posso permettere che la negatività saturi il resto della mia vita e controlli il mio comportamento. Quando ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni, questo ci permette di compiere scelte positive per il futuro.

Essere pronti per domani

Non dobbiamo rimanere per sempre schiavi del nostro passato, e il futuro è luminoso per qualsiasi persona indipendentemente dalle esperienze che ci hanno portato dove siamo oggi. Sant’Ignazio avverte che ogni giorno possiamo decidere di essere la migliore versione possibile di noi stessi.

Nel corso della sua vita, Sant’Ignazio ha scoperto che le sue meditazioni erano un modo efficace per lasciarsi alle spalle il passato e progredire per diventare il tipo di persona che voleva essere. La sua influenza continua ad essere ampiamente sentita anche oggi, con persone di tutti i percorsi di vita che usano i suoi metodi pratici per progredire nella conoscenza di sé, comprendere le proprie emozioni e trovare la guarigione.