6 consigli per saziare la propria sete di Dio
di Kenneth Pierce
Vi è forse capitato di aver voglia di pregare ma di non sapere cosa dire a Dio. Il cuore ci chiama all’incontro con Lui, ma non troviamo le parole adeguate per esprimere ciò che pensiamo e proviamo. Forse quello che ci viene in mente ci sembra ben poca cosa, o abbiamo le idee molto disordinate, o ancora non ci viene in mente niente e ci sentiamo vuoti. A volte può anche succedere che ci sentiamo così male per ciò che abbiamo fatto da credere di non avere neanche il diritto di parlare con Dio.
Per cominciare, è importante non frustrarsi e non disperarsi. Dio è al nostro fianco e ci accompagna perché possiamo incontrarlo. È quello che vuole di più, e la sua sete del nostro cuore è infinita. Vorrei sottolineare alcune cose che mi hanno aiutato quando mi sono trovato in situazioni del genere:
1. Iniziare sempre con una preghiera allo Spirito Santo

Chiedergli di illuminarci, di ispirarci, di riempirci della sua presenza. Basta uno “Spirito Santo, illuminami” perché agisca con più forza dentro di noi, perché già aver voglia di pregare significa che sta operando nella nostra vita e che ci chiama. Esistono altre preghiere molto antiche e bellissime. Raccomando il Veni Creator Spiritus e la Sequenza di Pentecoste.
2. Dio conosce tutte le lingue, soprattutto quella della nostra interiorità

Dio ascolta le nostre parole, ma soprattutto vede nel nostro cuore. Lì dove si mescolano i desideri, i sentimenti difficili da discernere o interpretare, comprese frustrazioni, cose belle e fragilità, Dio con la sua finezza comprende tutto. Capisce bene quel linguaggio con cui vogliamo comunicare e che noi non sappiamo intendere. Confidiamo sempre in questo. Dobbiamo sapere che nessuna preghiera, anche quella che viene mescolata con altri desideri o pensieri, è poca cosa per Dio.