Mentre Don Glaentzer sostiene di avere da tempo con lei "una relazione affettiva", emerge uno scenario di profondo degrado sociale
Don Paolo Glaentzer, il 70enne parroco di Calenzano (Prato) arrestato lunedì 23 luglio per violenza sessuale aggravata su una bambina di 10 anni, non andrà in carcere ma resterà agli arresti domiciliari.
A disporlo è stato il gip di Prato, Francesco Pallini, respingendo la richiesta della Procura che chiedeva la reclusione in cella e accogliendo invece la domanda della difesa (TgCom, 27 luglio)..

“Era lei a prendere l’iniziativa”
Il sacerdote, secondo quanto appreso, avrebbe risposto a tutte le domande durante l’udienza con il gip, durata circa un’ora. La Nazione (27 luglio) ha riportato stralci della conversazione.
«Saliva sulle mie ginocchia e giocava con me. I genitori non sapevano nulla, sapevano che fra me e la bambina c’era un rapporto affettuoso e si fidavano. Non era la prima volta, era lei a prendere l’iniziativa».
Secondo quanto ricostruito, il parroco conosceva la famiglia da 10 anni. Un rapporto che si era consolidato nel tempo, tanto che il sacerdote più volte aveva aiutato economicamente la famiglia. Un’amicizia ricambiata con inviti a pranzo e a cena. E quando era l’ora di andare via era consuetudine che la bambina lo accompagnasse alla macchina.

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La bambina era nuda
Anche lunedì era successo ma anziché tornare subito a casa, la piccola è salita in auto con il prete. È stato un residente a insospettirsi: ha chiamato il padre e insieme sono andati a controllare la macchina appartata nel parcheggio di un supermercato. A quel punto, insospettiti, hanno aperto la portiera. La scena è stata raccapricciante: la piccola aveva i pantaloni abbassati e la maglietta sollevata.