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Che vescovado avrebbe giurisdizione ecclesiale sulla Luna?

MOON,CHRIST THE REDEEMER

Yasuyoshi Chiba | AFP

Jaime Septién - pubblicato il 23/07/18

49 anni fa l'astronauta statunitense Neil Armstrong toccava per la prima volta la superficie lunare

Il 20 luglio si sono celebrati 49 anni da quando un uomo, l’astronauta statunitense Neil Armstrong, ha calpestato per la prima volta la superficie lunare. In occasione di questo anniversario, Adelaide Mena, che scrive da Washington per Our Sunday Visitor (OSV), ha scritto un curioso reportage che ha intitolato “La Chiesa ha giurisdizione sulla Luna?

Basandosi su un’intervista a padre Richard Walsh, un sacerdote di origine irlandese all’epoca ordinato da poco, giunto nel 1968 nella parrocchia del Nostro Salvatore a Cocoa Beach, in Florida (Stati Uniti), a pochi chilometri di distanza dalle piattaforme di lancio del Centro Spaziale Kennedy e da Cape Canaveral, il reportage mostra un’altra faccia di questo evento storico.

Padre Walsh è arrivato a Cocoa Beach poco prima del lancio dell’Apollo 9 e dell’Apollo 10, voli con equipaggio che giravano rispettivamente intorno alla Terra e alla Luna. Nel corso del programma Apollo, ha potuto presenziare a vari lanci “moonshot” e ha stretto rapporti con le équipes terrestri e spaziali delle varie missioni.

Quasi tutta la parrocchia è stata di fatto coinvolta nel programma spaziale, ha ricordato padre Walsh. Gli astronauti visitavano spesso la rettoria durante la Missione Apollo. Eugene Cernan, membro dei voli Apollo 10 e Apollo 17 e undicesimo uomo ad arrivare sulla Luna, frequentava regolarmente la parrocchia, e l’astronauta dell’Apollo 8 Bill Anders è andato anche a fare colazione alla rettoria parrocchiale.




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Cambiamenti nella vita della Florida centrale

Il programma spaziale Apollo è stato uno dei vari programmi di voli spaziali umani avviati dalla NASA, l’unico a portare gli esseri umani sulla superficie lunare.

Dedicato a realizzare il desiderio del Presidente John F. Kennedy di “far atterrare un uomo sulla Luna e riportarlo salvo a Terra” prima della fine degli anni Sessanta, gli scienziati e gli astronauti del programma Apollo hanno perseverato fino a ottenere che il 20 luglio 1969 gli astronauti dell’Apollo 11 Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrassero sulla superficie della Luna.

La missione lunare non è stata comunque l’unico cambiamento per i cattolici della Florida centrale alla fine degli anni Sessanta. Nel giugno 1968, appena sei mesi prima che l’Apollo 8 orbitasse intorno alla Luna per la prima volta, venne fondata la diocesi di Orlando, che abbraccia varie contee, inclusa quella di Brevard, nella quale sono situati Cape Canaveral e il Centro Spaziale Kennedy.

Dopo l’allunaggio, il primo vescovo di Orlando, l’allora vescovo e in seguito arcivescovo William Borders, disse a Papa Paolo VI che il Pontefice stava parlando il “vescovo della Luna”.

Chi ha giurisdizione?

Secondo il Codice di Diritto Canonico del 1917, in vigore all’epoca, i territori appena scoperti sarebbero ricaduti sotto la giurisdizione della diocesi da dove proveniva la spedizione, nella fattispecie la diocesi di Orlando.

Il vescovo Borders non è stato l’unico a reclamare la giurisdizione sulla Luna in base alla legge canonica. L’arcivescovo di New York, Terence Cooke, l’ha reclamata come vicario dell’Ordinariato Militare, che aveva giurisdizione sulle basi militari, inclusa quella di Cape Canaveral.

In particolare, il Codice del 1917 stabiliva che il Papa fosse l’ultimo responsabile di delegare la giurisdizione territoriale alle diocesi. Padre John C. Giel, cancelliere per gli Affari Canonici della diocesi di Orlando, segnalò che in ultima istanza la giurisdizione nel Codice di Diritto Canonico “non significava nulla se non c’era nessuno su cui averla”.




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“Visto che non abbiamo ancora trovato vita sulla Luna”, affermò, “la storia sottolinea solo la natura positiva e umoristica del vescovo Borders, che gli ha permesso di essere un buon primo vescovo per la Florida centrale”.

Per televisione

Indipendentemente dalla giurisdizione ecclesiale sulla Luna, il programma Apollo è stato parte integrante della vita parrocchiale della chiesa del Nostro Salvatore e di quella personale di padre Walsh, testimone di vari lanci dell’Apollo anche se ironicamente non era presente a quello dell’Apollo 11.

“Sono stato presente a quasi tutti i grandi lanci tranne a quello reale per la Luna”, ha detto padre Walsh, che ha trascorso la maggior parte dell’estate 1969 a Washington portando avanti i suoi studi presso la Catholic University of America. Per questo, ha visto il lancio in televisione con i suoi compagni di studio.

“Sono stato felice di poterlo vedere, ma credo che sarei stato più contento se fossi stato a Cocoa Beach o al Centro Spaziale Kennedy per l’evento reale”, ha confessato. “È stato un episodio davvero storico”.

Con informazioni di OSV Newsweekly

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