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I 3 segni di Chesterton per cui un vostro amico potrebbe diventare cattolico

G.K. CHESTERTON
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David Mills - pubblicato il 12/07/18
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Non si può giudicare in base a quello che dice la gente. Spesso i protestanti che sembrano amare di più la Chiesa non arrivano mai a unirvisi. A volte, invece, la persona che grida, maledice e butta oggetti a terra ogni volta che salta fuori l’argomento risulta essere quella che più probabilmente vi verrà accolta.

Ho visto molti esempi di entrambi i casi. La spiegazione è più semplice di quello che potreste pensare. La persona che ama la Chiesa dall’esterno la ama spesso nel modo in cui ama un dipinto, o come uno studioso ama la biblioteca universitaria, o perfino nel modo in cui un uomo lascivo potrebbe amare una bella ragazza. La ama come una cosa di cui potrebbe godere o che potrebbe usare. L’uomo che getta le cose può invece conoscerla per quello che è e cerca disperatamente di fuggire, come un esploratore ormai spacciato cerca di combattere le sabbie mobili in un vecchio film.

E allora come scoprire se un amico potrebbe essere davvero interessato alla Chiesa? Non vorrete certo esercitare troppe pressioni in modo prematuro e farlo allontanare, ma non volete neanche trascurare i segni e non offrirgli l’incoraggiamento di cui ha bisogno. G.K. Chesterton offre una risposta a questa situazione nel suo libretto The Catholic Church and Conversion. Si è convertito egli stesso, dopo una giovinezza agnostica e poi un’accettazione del cristianesimo che non implicava in realtà una grande frequentazione della chiesa.

3 stadi

“In base alla mia esperienza, il convertito attraversa in genere tre stadi o stati mentali”, scrive. Li ha vissuti personalmente, e offre esempi utili in base alla propria esperienza. In questa sede riassumerò circa otto pagine del libro.

Nel primo stadio, la persona “si immagina completamente distaccata”, ma “sente che dovrebbe essere giusta nei confronti della Chiesa di Roma”. A questo punto, il possibile convertito dice “Ora aspettate un attimo” quando qualcuno dice qualcosa di ingiusto o scortese nei confronti della Chiesa. “È lo stadio in cui si desidera semplicemente proteggere i papisti dalla calunnia e dall’oppressione, non (almeno consapevolmente) perché detengano una verità particolare, ma perché soffrono per un particolare accumulo di falsità”.

Il vostro amico possibile convertito potrebbe dire improvvisamente qualcosa del tipo “I cattolici hanno torto, ma non lo hanno nel modo in cui dice X”, o “Hanno torto sulla maggior parte delle cose, ma hanno ragione su questo”. Se prima avanzava critiche aspre, ora potrebbe preoccuparsi molto di essere giusto nei confronti della Chiesa. Forse sta solo difendendo la parte perdente, ma forse la sta difendendo perché lo attira, anche se ancora non se ne rende conto.

Nel secondo stadio, dice Chesterton, “il convertito inizia ad essere consapevole non solo della falsità, ma anche della verità, ed è estremamente emozionato scoprendo che ce n’è ben di più di quanto avrebbe mai immaginato. Non è tanto uno stadio quanto un progresso, e avviene piuttosto rapidamente, ma spesso richiede molto tempo”.

Questo, dice Chesterton, è lo stadio più semplice e più gradevole, “molto più semplice che cercare di condurre una vita cattolica”. Lo paragona alla “scoperta di un nuovo continente pieno di fiori strani e animali fantastici, allo stesso tempo selvaggio e accogliente”.

Il vostro amico che ha raggiunto questo stadio inizierà a parlare degli aspetti piacevoli che ha scoperto nella Chiesa. Visto che questa è tanto grande e ha molto da offrire, avrà sicuramente trovato elementi positivi che si adattano alle sue necessità e ai suoi desideri. Potrebbe dirvi che non crede a tutte le cose cattoliche e che non diventerà cattolico, e potrebbe anche dire cose spiacevoli sulla Chiesa per cercare di equilibrare le sue lodi, ma ormai la strada è in discesa.

Lo stadio più difficile

Il terzo stadio, dice Chesterton, “è forse il più vero e il più terribile. È quello in cui l’uomo cerca di non essere convertito”. Spiega questo fatto in un passo che vale la pena di citare: “È impossibile essere giusti nei confronti della Chiesa cattolica. Nel momento in cui gli uomini smettono di osteggiarla provano un’attrazione”.

Nel momento in cui smettono di gridare contro di essa, iniziano ad ascoltarla con piacere. Nel momento in cui cercano di essere giusti con lei, cominciano ad esserne appassionati. Ma quando questo affetto supera un certo punto, inizia ad assumere la grandezza tragica e minacciosa di una grande storia d’amore. L’uomo ha esattamente la stessa sensazione di essersi impegnato o compromesso, di essere stato in qualche senso intrappolato, anche se ne è felice. Ma per un periodo di tempo considerevole non è tanto contento, quanto terrorizzato.

Questo stadio potrebbe cogliervi di sorpresa. Il vostro amico che era così emozionato sulla Chiesa ora si tira indietro. Può diventare schizzinoso e meschino. La persona che una volta era tanto preoccupata di essere giusta nei confronti della Chiesa ora la colpisce ingiustamente. Ma non preoccupatevi. Se è passata attraverso i primi due stadi, potrebbe agire in questo modo perché sta accelerando il suo percorso in discesa e non vuole prendere una botta troppo forte.