Forse un giorno le parole di Papa Francesco sul fatto di nutrire i bambini piccoli verranno prese in considerazioneCome mamma che ha allattato tre volte, ho avuto i miei dubbi sul fatto di allattare i miei figli in pubblico, soprattutto quando iniziavano a gridare affamati mentre eravamo in chiesa. È per questo che amo quello che dice sempre Papa Francesco sul fatto di nutrire i bambini, ovvero che non c’è davvero nulla di cui vergognarsi o imbarazzarsi, perché l’allattamento al seno è una cosa positiva e naturale, e non un tabù che dovrebbe relegare mamme e bambini in una stanza separata.
Dovremmo celebrare il dono della maternità, il dono dei bambini, e far fronte alle necessità dei nostri figli come possiamo, come Maria ha fatto con Gesù. Ecco alcuni pensieri che mi vengono in mente quando siedo ogni settimana al mio banco lottando con i teli che uso per coprirmi.
1. Mi siedo al mio posto e il bambino inizia a piangere. Perché passa dall’essere perfettamente felice a morire di fame appena mi siedo?
2. Perché fanno questi teli con uno spacco da ogni lato? E perché la missione personale di mio figlio è rimuoverli in ogni modo possibile?
3. Spero davvero che non sia proprio il momento dell’Eucaristia.
4. Come hanno fatto le donne prima delle fantastiche invenzioni dei teli per coprirsi, dei seggiolini per la macchina e dei ciucci?
5. Spero davvero che questa omelia sia abbastanza lunga perché il mio dolce bambino mangi a volontà. Padre, per favore, continui a parlare!
6. Perché mi sento a disagio quando è così che i bambini vengono nutriti da migliaia di anni? Gesù, Mosè, Samuele e innumerevoli altre figure bibliche sono state allattate almeno 12 mesi.
7. Spero davvero che non sia il momento dell’Eucaristia.
8. Le parole del Papa verranno mai ascoltate al punto da non dover andare mai più nella stanza per l’allattamento? Mi fa sentire sempre bandita.
9. Mentre mio figlio schiocca le labbra godendosi il suo pasto facendo un bel po’ di rumore: “Shh, piccolino, la gente intorno a me penserà che sono stata io a portare uno snack in chiesa!”
10. Questo piccolo atto di nutrimento mi ricorda quanto dipendiamo da Gesù per il nostro nutrimento spirituale. Non importa il tempo o il luogo, abbiamo bisogno della Parola di Dio che ci sostiene – e non è sempre conveniente, organizzato o perfino “degno”. Ma come non mi sono mai tirata indietro quando mio figlio aveva fame, Dio non ci rifiuta mai, riempiendoci sempre del suo Spirito semplicemente se glielo chiediamo.