Conoscete il segreto della gioia che si tramanda di Benedetto in Benedetto?
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Benedetto XVI - "Nell'Eucaristia l'adorazione deve diventare unione. Con la Celebrazione eucaristica ci troviamo in quell'"ora" di Gesù di cui parla il Vangelo di Giovanni. Mediante l'Eucaristia questa sua "ora" diventa la nostra ora, presenza sua in mezzo a noi.
Insieme con i discepoli Egli celebrò la cena pasquale d'Israele, il memoriale dell'azione liberatrice di Dio che aveva guidato Israele dalla schiavitù alla libertà. Gesù segue i riti d'Israele. Recita sul pane la preghiera di lode e di benedizione. Poi però avviene una cosa nuova.
Egli ringrazia Dio non soltanto per le grandi opere del passato; lo ringrazia per la propria esaltazione che si realizzerà mediante la Croce e la Risurrezione, parlando ai discepoli anche con parole che contengono la somma della Legge e dei Profeti: "Questo è il mio Corpo dato in sacrificio per voi. Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio Sangue". E così distribuisce il pane e il calice, e insieme dà loro il compito di ridire e rifare sempre di nuovo in sua memoria quello che sta dicendo e facendo in quel momento".
Non abbiate paura di prendervi del tempo per la preghiera, state appollaiati sulle spalle dei maestri, mettete mano all'aratro per essere pieni di speranza
L’ultimo giorno del pellegrinaggio Gesù, ritto in piedi, avanzò tra la folla dei pellegrini e gridò loro a voce alta: “Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva” [Gv 7,37-38]. Gesù parlava dello Spirito Santo che dovevano ricevere quanti credevano in lui. Quest’acqua viva la si è vista sgorgare durante questo intero pellegrinaggio, nella vostra gioia che è manifesta malgrado la fatica, la pioggia, e tutte le prove che conoscete.
Si tratta della gioia cristiana, una gioia che non è di questo mondo, che sgorga dalla crocee sale verso il Cielo; la gioia cristiana – come ci dice sant’Ambrogio – è la sobria ebrezza dello Spirito: ebrezza per la pienezza di vita spirituale che eleva le anime a Dio nella fede, la speranza e la carità; e sobrietà perché la gioia dello Spirito non è un’esaltazione entusiasta, ma il frutto del sacrificio.