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Etiopia: le incredibili chiese della “Gerusalemme nera”

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Zelda Caldwell - Athénaïs Clicquot - pubblicato il 09/07/18
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Costruite verso il XIII secolo, le chiese rupestri della città di Lalibela sono spettacolari e continuano ad affascinare i pellegrini, che le considerano una delle meraviglie del mondoL’Etiopia è uno degli Stati cristianizzati più antichi del mondo. Il Paese ha adottato la religione cristiana nel IV secolo grazie al re Ezana di Aksum, convertito, secondo la leggenda, da San Frumenzio di Tiro, primo vescovo di Aksum. Nel XIII secolo, quando l’espansione musulmana ostacolò i pellegrinaggi in Terra Santa per i cristiani d’Etiopia, il re Gebre Mesqel Lalibela decise di costruire una “nuova Gerusalemme”, nota oggi come la “Gerusalemme nera”. Per la sua costruzione venne scelto un luogo nella regione montuosa del nord del Paese.

“Al mondo non c’è nulla di simile”

Da secoli, pellegrini e visitatori giungono per ammirare questo spettacolare insieme situato a 2.630 metri sul livello del mare, costituito da undici chiese scavate in un unico blocco di pietra. Nel 1520, uno dei primi europei ad aver visitato l’Etiopia, il sacerdote portoghese Francisco Álvares, le descrise dicendo di essere stato colpito da quei maestosi blocchi a forma di croce: “A mio avviso, al mondo non c’è nulla di simile, chiese scavate con arte nella roccia viva. Devo smettere di parlare di questi edifici impressionanti, perché sono certo che molti non mi crederanno e penseranno che esageri”.

Un luogo spirituale protetto

Questo insieme straordinario, scavato nel tufo vulcanico a 12 metri di profondità, presenta due tipi di chiese: quelle monolitiche, intagliate completamente nella roccia, con le facciate all’aria aperta, e quelle ipogee, che si addentrano in un lato della parete rocciosa.

Le chiese, che rappresentano un’importante attrazione turistica, continuano a svolgere un ruolo importante nel cristianesimo etiope, ospitando ancora celebrazioni religiose e accogliendo i pellegrini che accorrono in massa in occasione delle grandi feste.

Per il festival annuale di Timget, che commemora il Battesimo di Gesù e l’Epifania, i fedeli si riuniscono intorno alla chiesa di pietra Bete Giyorgis. Una comunità religiosa vive lì durante l’anno per accogliere i pellegrini.

Per scoprire queste meraviglie dell’Etiopia, scorrete la galleria fotografica:

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